Un bilancio drammatico: 147 morti, 127 dispersi e 806 feriti. Il numero degli sfollati è spaventoso, ben 619mila. Nel Rio Grande do Sul, uno degli stati federati del Brasile, dopo le inondazioni e le alluvioni che vanno avanti da quasi tre settimane la situazione è tragica. Tra chi è riuscito a salvarsi c'è l'italiano Antonio Pantaleo, professore universitario di Bari, distaccato presso la Commissione europea a Bruxelles, che ha raccontato quelle giornate angoscianti passate insieme alla compagna e alla loro figlia di 20 mesi.
L'idea, ha spiegato il docente a Repubblica, era visitare la città di Gramado. Mentre erano nella capitale statale di Porto Alegre lui e la sua famiglia sono stati sorpresi dalle inondazioni. Inondazioni che, ha sottolineato, hanno colto tutti impreparati ma che potevano essere previste: «Un rapporto dell'università di Porto Alegre aveva avvertito del pericolo», ha affermato Pantaleo.
La fuga in barca
Dopo aver capito che arrivare a Gramado sarebbe stato impossibile, il professore con compagna e figlioletta, lo scorso 2 maggio, è rimasto bloccato in un hotel della capitale statale: avevano trovato un volo ma poche ore dopo l'aeroporto è stato chiuso.
Un'inaspettata manna dal cielo. Il resto sembra arrivare da un film catastrofico. I quattro hanno attraversato le strade della città con una barchetta di fortuna, rischiando di cadere più volte mentre le altre imbarcazioni sfrecciavano accanto a loro. Dopo il viaggio, Pantaleo, la compagna e la bambina sono stati accompagnati a Osorio da un poliziotto. Poi con l'aiuto del console Valerio Caruso sono arrivati a Florianopolis e infine in Europa.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Maggio 2024, 11:25
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