Le bollette della luce e quelle del gas, il caro carburanti e poi il carrello della spesa sempre più leggero e sempre più costoso. L’inflazione non dà respiro e sebbene la sua corsa sia un po’ rallentata (dopo l’impennata di aprile, a maggio è tornata al 7,6% come nel marzo 2023) le famiglie fanno sempre più fatica a far quadrare i conti. Il dato sull’inflazione di maggio resta comunque più alto della media dell’Eurozona (+6,1%) e secondo l’Unione nazionale consumatori si traduce per una coppia con due figli in una stangata di oltre 2mila euro annui di cui 907 necessari solo a far fronte ai rincari di cibo e bevande. E se il costo dei beni energetici cresce di poco, preoccupano i dati sugli aumenti dei prezzi dei beni alimentari non lavorati (da +8,4% a +8,8%) e quelli dei servizi relativi all’abitazione (da +3,2% a +3,5%). Ma fare la spesa a Milano o a Napoli può richiedere uno sforzo economico molto differente.
L’Unione nazionale consumatori ha stilato la classifica di quelle che sono le città più care d’Italia sulla base degli ultimi dati Istat. Sul podio troviamo tre città del Nord, nell’ordine Milano, Genova e Bolzano.
Sembra molto più basso il costo della vita al Sud. Fra le città in cui l’inflazione morde meno si ritrovano Potenza, con l’inflazione più bassa del Paese (+5%) e dove in media si spendono “solo” 987 euro in più all’anno seguita da Catanzaro (+6%, +1121 euro) e Reggio Calabria (+6,3%, +1177 euro). Nelle dieci città in cui risulta meno caro vivere troviamo poi Campobasso, Sassari, al sesto posto Bari, poi Ancona, Cagliari e Caserta. Chiude la top ten Trapani, +7% e una spesa aggiuntiva di 1335 euro.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Giugno 2023, 07:58
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