Il timore di Marta, malata oncologica: « Mi spaventa pensare che per sopravvivere devo sperare che gli italiani non siano egoisti»

Il timore di Marta, malata oncologica: « Mi spaventa pensare che per sopravvivere devo sperare che gli italiani non siano egoisti»

di Alessia Strinati
Avere un tumore non è mai facile. Combattere una malattia così difficle in piena epidemia è veramente molto difficile. Marta, paziente oncologica del Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma, ha deciso di sfogarsi su Facebook e dire la sua in questo mare di parole sui social da quando è scoppiata l'emergenza per il Coronavirus.

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«Avrei tanto voluto restare a casa oggi invece devo affrontare la chemio. Vorrei tanto che queste parole venissero lette da tutte quelle persone che se ne vanno scorrazzando, annoiate di restare nelle loro abitazioni, magari sul divano a vedere la tv accoccolati con i figli», inizia così, pungente. Dura verso coloro che si lamentano delle misure troppo restrittive, dura verso coloro che ripetono che a loro il virus non fa nulla e che colpisce solo gli anziani e gli immunodepressi, come lei, appunto.

«Oggi non posso neanche rannicchiarmi sulla poltrona perché devo stare super protetta con i calzanti, la mia amica Anna mi ha regalato un paio di calzini bellissimi e dolcissimi come lei, con tanti cuori,da poter indossare quando sono qui, non ho toccato nulla da quando sono arrivata, ho il timore anche di guardare le persone negli occhi per paura che possano parlarmi. Ho paura di essere contagiata e che tutti i miei sacrifici fatti da un anno a questa parte vadano in fumo». Marta esprime l'angoscia di chi sta male, combatte per la vita e potrebbe morire per una seconda malattia, dopo i tanti sacrifici fatti.

«IO VOGLIO VIVERE!», grida accorata, «Quello che mi spaventa è che a differenza del tumore in cui dovevo confidare nella volontà del Signore, la medicina e la mia forza, ora per sopravvivere devo sperare che milioni di persone non siano egoiste e superficiali. È una paura diversa, perché qui non posso lottare solo io, ma lo dobbiamo fare tutti! Per noi pazienti oncologici è tutto più difficile ora, non c' è un solo bastardo a spaventarci ma ben 2!».

Marta spiega che la situazione in ospedale è tranquilla, che sono state prese molte misure di sicurezza, precauzioni, che però viene costantemente rassicurata da medici e infermieri. Ma la paura resta. Il timore che qualcuno non possa rispettare le regole e per questo nuocerle anche.
 
Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Marzo 2020, 22:02
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