Senza Green pass al pronto soccorso di Modena, paziente respinta. Il Policlinico: «Solo un malinteso»

Senza Green pass al pronto soccorso, paziente respinta. Il Policlinico: «Solo un malinteso»

La giunta emiliano romagnola spieghi perché «a una persona è stato chiesto il certificato verde per accedere al pronto soccorso del Policlinico di Modena e perché la stessa, in un primo tempo, sia anche stata respinta da un addetto dell'accettazione». È quanto chiede in un'interrogazione Fratelli d'Italia, dopo che domenica scorsa, come riporta l'edizione modenese de Il Resto del Carlino, una 24enne si era recata al Policlinico per una congiuntivite e arrivata al 'tendone' dell'accesso principale, una addetta ai controlli di una compagnia di vigilanza le avrebbe detto che non poteva entrare senza il Green pass, obbligatorio solo per gli accompagnatori.

In un secondo momento la giovane si è rivolta direttamente al pronto soccorso oculistico dove è stata accolta senza che le chiedessero nulla. La paziente ha fatto sapere che è pronta fare denuncia. Fratelli d'Italia vuole sapere come la Regione valuta «il comportamento dell'addetto al pre triage di pronto soccorso/check point, che avrebbe respinto un paziente in evidente stato di necessità» e se intenda «aprire un confronto con il suddetto ospedale al fine di verificare la circostanza e chiarire l'accaduto, nell'ottica che errori e discriminazioni simili non vengano più commessi». Il paziente avrebbero riferito di essere pronto a denunciare il fatto, avvertendo le forze dell'ordine. Solo a quel punto ha avuto accesso al pronto soccorso. La Regione, come riportato sul sito il 14 agosto 2021, ricorda che - come previsto dal decreto legge del Governo del 23 luglio - serve il green pass per visitare i degenti, ma «in nessuna parte del decreto si legge come agli stessi pazienti sia richiesto il certificato verde Covid per poter accedere al reparto di pronto Soccorso».

La replica dell'ospedale

«Se c'è stato un difetto di comunicazione ci scusiamo per il disagio arrecato alla paziente, che è comunque stata poi visitata in tempi brevi dal Ps Oculistico che ha potuto diagnosticare fortunatamente una patologia lieve, con priorità bianca e sintomi che duravano da qualche giorno».

E quanto fa sapere l'Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena. «È evidente che ci sia stato un malinteso tra l'operatrice al punto d'accesso, che non ha compreso la destinazione, e la paziente, che ha frainteso la segnaletica e la richiesta dell'operatrice», spiega l'azienda sanitaria. «Come è chiaramente evidenziato dalla segnaletica agli ingressi, il possesso del Green Pass è richiesto a visitatori e caregiver, mentre non è necessario per chi si rivolga alla struttura per effettuare una prestazione ambulatoriale, poiché esistono percorsi specifici che consentono di ricevere le prestazioni in sicurezza. Sempre nell'ambito di percorsi sicuri, ovviamente, sono anche garantiti gli accessi in urgenza al Ps», spiega ancora l'Aou di Modena, sottolineando che si tratta di regole valide in tutto il territorio regionale. Gli operatori presenti al punto d'accesso, «non si tratta di guardie giurate ma di operatori della Coop Service addetti alla verifica dei requisiti di accesso, sono formati e informati su tutte le disposizioni di legge. È evidente che ci sia stato un malinteso. Il nostro personale è impegnato al massimo per garantire la sicurezza dell'accesso, in situazioni spesso concitate, dove è necessario vagliare le diverse sfaccettature della norma», conclude l'azienda sanitaria Modenese.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Settembre 2021, 09:36
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