Le segnalazioni di «episodi di maltrattamenti, violenze e atti persecutori nei confronti di vittime vulnerabili» vanno gestite «fin dal primo momento, con la massima attenzione, con adeguata sensibilità e nella piena osservanza delle procedure stabilite». Questo quanto si legge in un richiamo inviato dal comando generale dei Carabinieri a tutti i comandi e alle stazioni sul territorio italiano. La circolare arriva in seguito alla morte di Giulia Cecchettin e alle polemiche che hanno travolto l'Arma.
La polemica
In particolare, sotto accusa erano finiti i carabinieri della stazione di Vigonovo, che non sarebbero intervenuti dopo aver ricevuto la segnalazione del testimone che ha denunciato l'aggressione subita dalla 22enne nella sera dell'11 novembre, mentre si trovava in auto con Filippo Turetta. L'uomo aveva chiamato il 112 dicendo di aver sentito una donna urlare «Mi fai male», e di aver visto un uomo prenderla a calci per poi riportarla in auto. Le indagini sul caso di Giulia Cecchettin sarebbero partite solo il giorno dopo, in seguito alla denuncia di scomarsa di domenica 12 novembre, quando per Giulia non c'era ormai più nulla da fare.
La circolare
Nella comunicazione diffusa a tutte le stazioni dei carabinieri, il comando generale sollecita una gestione scrupolosa e tempestiva degli interventi.
Il comando generale enfatizza altresì l'indispensabile istruzione del personale dipendente, affinché ciascuna segnalazione venga gestita con la massima attenzione fin dall'inizio. Si sottolinea la necessità di inviare tempestivamente una pattuglia sul luogo per contattare il segnalante (vittima, testimone, persona informata) al fine di acquisire elementi utili a delineare un primo quadro della situazione, il quale dovrà essere prontamente riportato ai superiori. Si prevede anche l'attivazione dei reparti territorialmente competenti, con richiamo in servizio dei militari non operativi ma reperibili.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Novembre 2023, 16:24
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