Alta tensione nel carcere di Avellino dove nella giornata di ieri due agenti della polizia penitenziaria sono stati presi in ostaggio da due detenuti e uno è salito sul tetto della casa circondariale minacciando di lanciarsi nel vuoto. Contemporaneamente, una rissa è scoppiata tra i reclusi nel reparto di isolamento. A denciarlo è Donato Capece, segretario generale del Sappe, il sindacato autonomo degli agenti penitenziari per il quale «il carcere di Avellino è diventata una polveriera pronta ad esplodere».
Secondo la ricostruzione di Maria Anna Argenio, vice segretaria regionale del Sappe in servizio nel carcere di Secondigliano (Napoli), intorno alle dieci di ieri mattina due detenuti di origine pugliese e campana che stanno scontando una condanna passata in giudicato per spaccio di droga, hanno preso in ostaggio due agenti minacciandoli con coltelli rudimentali ricavati da lamette da barba e si sono barricati all'interno del reparto di isolamento. Ô seguita una trattativa al termine della quale altri agenti in servizio sono riusciti ad entrare all'interno del reparto e a liberare i colleghi.
Ultimo aggiornamento: Sabato 15 Ottobre 2022, 18:20
© RIPRODUZIONE RISERVATA