Coronavirus, oltre mille i contagi: nuovi casi in Friuli e Abruzzo. Uomo ricoverato a Pescara. Tonfo Borse del Golfo

Virus, oltre mille i contagi, 50 guariti: nuovi casi in Friuli e Abruzzo. Uomo ricoverato a Pescara. Tonfo Borse del Golfo
Superati i mille contagi da coronavirus in Italia. Sono oltre 1000 le persone positive, 29 i morti e 50 i guariti. È il bilancio della Protezione civile. Prorogata fino all'8 marzo la chiusura delle scuole solo nelle Regioni con zone rosse: Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna. In Piemonte si riapre mercoledì, in Liguria classi vuote solo a Savona, ritorno all'attività anche in Friuli Venezia Giulia e Marche. Oggi sarà adottato il nuovo decreto del presidente del Consiglio: via le 'zone gialle' e singole città equiparate allo status delle tre Regioni più colpite, con le stesse restrizioni. Oltre Savona, anche Pesaro-Urbino.

A Fiumicino tutti negativi i contatti con la donna contagiata. «Sono stati definiti dall'indagine epidemiologica condotta dalla Asl Roma 3 e dal Servizio regionale di sorveglianza malattie infettive dello Spallanzani) tutti e 51 i contatti stretti relativi alla scuola Rodano, alla scuola di inglese, ai contatti famigliari e del personale sanitario venuto in contatto» con i pazienti positivi al nuovo coronavirus. «In totale sono 51 e sono negativi». Lo ha affermato l'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato, al termine della lettura del bollettino odierno allo Spallanzani di Roma.


In Friuli Venezia Giulia sono risultati positivi al test del coronavirus quattro nuovi casi: uno a Trieste e tre a Udine. Lo afferma la Regione Fvg. «I pazienti - informa la Regione - sono stati presi in carico dal servizio sanitario regionale e i campioni dei test inviati all'Istituto Superiore di Sanità».
 È positivo al Covid 19 il secondo test, eseguito dall'Istituto Superiore di Sanità, sull'uomo ricoverato in isolamento all'ospedale di Pescara. Il paziente, residente in un Comune dell'area metropolitana Chieti-Pescara, aveva riferito di essere rientrato la scorsa settimana da un viaggio di lavoro in Lombardia e di aver quasi immediatamente accusato dei sintomi influenzali che lo avevano portato a rimanere in casa. Lo rende noto il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione Abruzzo. Al momento, dunque, i casi confermati di Covid 19 in Abruzzo sono 3.

In Veneto sono saliti a 223 i casi di positivi al Coronavirus, di cui 59 ricoverati in ospedale.

Riaprono le scuole in Alto Adige. «La situazione in Alto Adige è stabile, non vi sono indicazioni di carattere medico che mettano in forse la riapertura delle scuole in provincia di Bolzano lunedì 2 marzo», ha dichiarato il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher in vista della fine delle ferie di carnevale. Il governatore ha discusso la situazione ieri, nel corso di una videoconferenza presso la sede della Protezione civile, con il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e con i presidenti di tutte le Regioni italiane. «Su mia richiesta - sottolinea il presidente Kompatscher - il presidente Conte ha assicurato che interverrà presso tutti i governi europei, affinché vengano ritirati gli allarmi emanati riguardo ai viaggi in Italia o vengano differenziati». Il presidente sottolinea, infine, che una vacanza in Alto Adige «è sicura come una vacanza in Baviera o in altre regioni e di ciò si deve tener conto».

Nuove disposizioni per i controlli in Vaticano. Oggi per accedere a piazza San Pietro, dove alle 12 Papa Francesco terrà l'Angelus, le forze di sicurezza hanno fatto in modo che ci siano file più ordinate agli ingressi. I pellegrini vengono controllati uno alla volta garantendo una distanza di diversi metri tra chi viene controllato e le persone che sono dietro. Si tratterebbe di misure legate all'emergenza coronavirus che hanno l'obiettivo di evitare assembramenti e calca. Dopo il primo filtro resta quello solito ai metal detector, sotto il colonnato, dove gli addetti non sono comunque al momento dotati di termo-scanner. Oggi non c'è una grande affluenza di pellegrini, calati anche nei giorni scorsi, come invece si registra ogni domenica.

Marche, un caso ad Ancona. Salgono a 24 i tamponi positivi a Coronavirus nelle Marche: 23 sono in provincia di Pesaro Urbino e, per la prima volta, uno è anche nella provincia di Ancona. Lo ha comunicato ieri sera il Gores (Gruppo operativo per le emergenze sanitarie) al presidente della Regione Luca Ceriscioli. Altri 13 casi, che oggi verranno inviati a Roma per essere esaminati dall'Istituto superiore di sanità, sono stati infatti rilevati dopo gli 11 tamponi positivi riscontrati nei giorni scorsi di cui sei già confermati dall'Iss. «Ricordiamo - ha detto il presidente Ceriscioli - che in caso di dubbi rispetto alle proprie condizioni di salute non ci si deve recare al pronto soccorso o presso gli studi dei medici di famiglia, ma bisogna telefonare a questi ultimi, alla guardia medica o al numero verde 800936677».

L'Armenia ha confermato il primo caso di coronavirus. Si tratta di un armeno di 29 anni che ha viaggiato in Iran ed è tornato in Armenia il 28 febbraio scorso. Lo ha confermato il premier, Nikol Pashinian secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa russa Sputnik.

In Croazia è stato accertato il settimo caso di contagio da coronavirus. Come riferiscono i media locali, si tratta di una persona della capitale Zagabria. Dei sette contagi, è stato precisato, quattro sono stati accertati a Rijeka (Fiume) e tre a Zagabria.

Il coronavirus raggiunge anche il canton Friburgo in Svizzera: un uomo, di una trentina di anni del distretto della Gruyère, è risultato positivo ai test. L'uomo si trova in isolamento all'ospedale cantonale di Friburgo. L'uomo è probabilmente stato infettato durante un viaggio in Lombardia, precisa in una nota il Dipartimento della sanità e degli affari sociali friburghese. Nove persone con cui l'individuo è stato a contatto sono state poste in quarantena, aggiunge il comunicato. Il decorso della malattia viene indicato come «positivo».
 

 


La Corea del Sud ha riportato altri 376 casi di infezione al coronavirus, portando il totale su scala nazionale a quota 3.526 e con i morti fermi a 17. Dei nuovi contagi, 333 sono relativi a Daegu, dove c'è il grave focolaio legato alla setta della Chiesa di Gesù Shincheonji, e 26 alla vicina provincia di Nord Gyeongsang, secondo il Korea Centers for Disease Control and Prevention. I test a livello nazionale in corso sono 32.422, mentre sono 61.037 quelli finora risultati negativi.

In Svizzera nell'immediato non sono previste nuove misure restrittive, come la chiusura dei confini o delle scuole, in relazione al coronavirus. Lo ha detto oggi in un incontro con la stampa Daniel Koch, capo divisione malattie trasmissibili presso l'Ufsp. Il prossimo passo sarà una campagna di informazione che partirà all'inizio della prossima settimana, ha precisato il responsabile dell'Ufficio federale della sanità pubblica. La campagna comprenderà raccomandazioni scritte alla popolazione su cosa fare per proteggersi dall'infezione e dalla trasmissione del virus Covid-19. Koch ha invitato la popolazione a mantenere la calma durante il fine settimana: l'obiettivo è di non sovraccaricare i servizi di pronto soccorso degli ospedali per casi minori.

Secondo il responsabile dell'Ufsp, la chiusura delle frontiere non è al momento un'opzione, perché non sarebbe efficace e perché impedirebbe a molti frontalieri di raggiungere il posto di lavoro negli ospedali e negli studi medici.
Anche la chiusura delle scuole non sarebbe giustificata, visto che è dimostrato che sono soprattutto le persone sopra i 60 anni ad essere più a rischio. I bambini non sono peraltro considerati i principali portatori del virus. Daniel Koch ha inoltre definito «preoccupante» la situazione in Italia, dove sono stati confermati finora 885 casi e 21 decessi. Anche in Svizzera ci si potrebbe trovare nella situazione di non riuscire più a tracciare per tutti i casi le vie d'infezione. Nella Confederazione i casi accertati di coronavirus sono finora 12. Altri 5 casi sono risultati positivi in uno dei nuovi laboratori attivati nel corso della settimana, ma si attende ancora la conferma dal laboratorio di referenza di Ginevra.


Crollano le Borse, Riad perde il 3%. L'impatto del coronavirus fa crollare le borse del Golfo. All'apertura dei mercati stamani, la Borsa di Riad, la più grande della regione, ha perso oltre il 3%, la Borsa del Kuwait è crollata di oltre il 9% e quella di Dubai è precipitata del 4,8% mentre quella di Abu Dhabi è scesa del 3,8%. I mercati azionari risentono delle conseguenze destabilizzanti del coronavirus sull'economia mondiale e sui prezzi del petrolio in caduta libera.






 
Ultimo aggiornamento: Domenica 1 Marzo 2020, 12:26
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