Allarme Confcommercio: «Da fine anno Italia in recessione mite. Nel 2023 120mila imprese a rischio»

Allarme Confcommercio: «Da fine anno Italia in recessione mite. Nel 2023 120mila imprese a rischio»

di Alessandra Severini

Non abbiamo fatto in tempo a gioire per la crescita ritrovata dopo la pandemia che ecco arrivare un nuovo spettro di recessione. È la crisi energetica stavolta a minacciare l’economia italiana, come stima l’Ufficio studi di Confcommercio. Finita la stagione turistica, per l’organizzazione il rischio è di un forte rallentamento dei consumi nella seconda parte dell’anno.

Secondo le stime illustrate dal direttore dell’Ufficio studi Mariano Bella, il Pil nel terzo trimestre dell’anno potrebbe segnare -0,8% rispetto al trimestre precedente e +1,1% rispetto al terzo trimestre 2021. «Con un ulteriore moderato peggioramento congiunturale nell’ultimo trimestre – spiega - il 2022 si chiuderebbe a +3%. Una recessione mite, data da due cali trimestrali consecutivi ma di modesta entità». Insomma una recessione contenuta, «ma pur sempre penalizzante», sottolinea il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. Il problema però potrebbe ingigantirsi nel 2023 quando potremmo arrivare ad una crescita zero.

Secondo una stima “prudenziale” dell’organizzazione, entro la prima metà del 2023 potrebbero chiudere 120.000 imprese.

Di fronte a questi dati Sangalli chiede di «mettere in campo con la massima urgenza in raccordo con l’Europa interventi strutturali per superare l’emergenza energetica, contenere l’inflazione e, dunque, evitare il pericolo recessione». E che il prossimo anno potrebbe vedere un peggioramento del quadro economico lo certifica anche l’agenzia di rating Fitch, secondo la quale in Italia, a causa di un mix energetico dipendente dal 50% dal gas contro una media Ue del 20%, lo slancio nell’economia sta rallentando e nel 2023 il Pil potrebbe contrarsi a un -0,7%. Una situazione analoga a quella di altri paesi europei ma aggravata nel nostro paese dall’altissimo debito pubblico: ieri la Banca d’Italia lo ha certificato a un nuovo record, pari a 2.770,5 miliardi di euro.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Settembre 2022, 06:00
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