Il concerto del trapper finisce in rissa: bottigliate e coltellate tra 300 ragazzini. E lui s'infuria: «Due morti? Fake news»

Il pomeriggio di 'follia' ha visto due 17enni feriti. A partecipare alla maxirissa erano diverse centinaia

Il concerto del trapper finisce in rissa: bottigliate e coltellate tra 300 ragazzini. E lui s'infuria: «Due morti? Fake news»

di Redazione web

Quando un concerto di un trapper idolo dei ragazzini si trasforma in un incubo. Accade a Bologna, fuori dal centro commerciale Shopville Gran Reno, dove in centinaia si sono dati appuntamento nel tardo pomeriggio di ieri per un concerto estemporaneo del tapper bolognese Medy Cartier, 22 anni, al secolo El Marbouh Ermedhi. L'esibizione, pubblicizzata nel giro di poche ore sui social, è finita però malissimo, con una rissa a coltellate i cui video - pubblicati da diversi utenti su TikTok - sono ora al vaglio dei carabinieri.

La rissa a coltellate, due feriti

I social rilanciano le immagini di tanti ragazzini coinvolti in risse in cui sono volate bottigliate, è stato spruzzato spray al peperoncino e in cui c'è chi ha tirato fuori anche un coltello. Immagini che circolano sul Web in decine di di video che ora sono al vaglio dei Carabinieri - come quelle delle telecamere di videosorveglianza della struttura - intervenuti, insieme alla Polizia, per far fronte al pomeriggio di 'follia' che ha visto due 17enni feriti: uno colpito da un fendente di coltello alla gamba e uno durante i tafferugli scoppiati tra i giovani coinvolti nelle aggressioni e stimati in almeno 300.

I ragazzi, per lo più giovanissimi, erano accorsi fuori dal centro commerciale per ascoltare Medy Cartier, noto alle cronache anche per una condanna a tre anni e mezzo a seguito di una rapina in spiaggia commessa a Riccione nel luglio del 2020. Prima dello 'show' non autorizzato in tantissimi si sono assiepati sulla terrazza all'ultimo piano della struttura.

Nella calca, sono partiti, insulti e botte, sono volate bottiglie e si è messo mano al coltello. Sul posto alcuni reparti della Polizia e i Carabinieri, ora al lavoro per ricostruire nel dettaglio quanto accaduto a partire dall'osservazione delle immagini registrate dalla videocamere di sorveglianza e dei tanti video che da ieri sera circolano sulla Rete in modo da potere identificare i partecipanti ai disordini.

Medy Cartier: «Non è morto nessuno»

Sulla rete sono circolate 'fake news' riguardo presunti morti a seguito delle aggressioni, smentite, online, dallo stesso trapper emiliano. «Mi state scrivendo in tanti chiedendomi cosa sia successo - osserva nelle 'stories' sul suo profilo Instagram -: mi sembra giusto fare chiarezza.

Ieri sera sono passato nella mia città a far sentire la mia musica, ad incontrare i miei fan cercando di regalargli un bel momento. Davanti ai miei occhi ho visto solo felicità. Mi dispiace - prosegue - che si siano creati dei disordini prima che arrivassi per colpa di poche persone che non sanno divertirsi ma mi dispiace ancora di più che ci siano persone che pur di fare hype o un contenuto virale su Tik Tok siano disposte a tutto. A far male al prossimo e a parlare di cose mai successe».

Quindi, argomenta ancora il cantante, «ho sempre fatto del bene con tutti, non ho mai fatto parlare male di me ma se per essere virali, famosi, riconosciuti per qualche minuto dovete fare tutto ciò non usate il mio nome per favore. Imparate il rispetto, provando a parlare di morti inesistenti avete ucciso me». Poi, rivolto ai suoi fan, continua. «Non è bello. Pensate come sto io da ieri vedendo bugie sul mio nome dopo che volevo solo fare una cosa per vedervi stare insieme»


Ultimo aggiornamento: Domenica 10 Dicembre 2023, 17:19
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