Chiuso allevamento di visoni nel modenese: «Nessuno compra più le pellicce»
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Per diverse volte gli attivisti hanno protestato in prossimità dell'allevamento di Fossoli nel tentativo di salvare gli animali e, alla fine, la loro costanza e l'opera di sensibilizzazione verso l'opinione pubblica sembra abbiano vinto. L’allevamento chiude sia per la crisi globale del settore della pellicceria e sia per le difficoltà ad allevare una specie alloctona come i visoni, per il potenziale rischio ambientale in caso di fughe o liberazioni di animali.
In Italia sono ancora attivi però circa 20 allevamenti di visoni, per una produzione annua di 160mila pelli. Già 12 paesi dell’Unione Europea li hanno vietati, alcuni anche con produzioni molto più importanti di quella italiana, che resta comunque tra i primi posti. Il motivo è anche nella svolta della moda stessa, in modo particolare delle grandi griffe: sempre più si tende a utilizzare pellicce sintetiche e questo ha portato a una forte crisi del settore, per la gioia di animalisti ma soprattutto degli animali.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Dicembre 2018, 18:38
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