Ha chiesto la castrazione chimica, perché non riesce a frenare il suo esibizionismo osceno, che gli è costato una vita dentro e fuori il carcere, da quasi 50 anni. Un 64enne di Torino vive da tutta la vita un profondo disagio che non è riuscito a controllare: l'uomo, infatti, sostiene di non poter fare a meno di rispondere al suo istinto di abbassarsi i pantaloni per mostrare la sua nudità davanti alle scuole o ai giardinetti, luoghi frequentati da bambini e bambine, scrive La Stampa.
Castrazione chimica
«Non ce la faccio più, ho fatto di tutto per guarire. Non riesco assolutamente a controllarmi, so che è sbagliato farlo, ma anche che continuerò a comportarmi così. Non c’è terapia utile, ogni tentativo è stato un fallimento», le parole dell'uomo, che ha chiesto di essere sottoposto ad un trattamento drastico e definitivo, la castrazione chimica - l'inibizione della libido attraverso l'uso di farmaci - perché per tutta la vita è stato messo in carcere e rilasciato, collezionando denunce e condanne.
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Non ammessa in Italia
L'avvocato, che difende il 64enne, ha riferito la sua richiesta al Tribunale ma in Italia non può essere soddisfatta se non per motivi oncologici.
Secondo lo psichiatra, il 64enne sarebbe affetto da «un disturbo antisociale di personalità», per cui è capace di intendere e di volere, ma non è curabile con un trattamento farmacologico. Di altro parere il legale dell'uomo: "Ha già fatto tutte le misure di sicurezza previste dal codice, il suo è un ergastolo bianco. Lo Stato ne esce sconfitto perché non trova rimedio a casi così tristi".
Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Ottobre 2023, 16:14
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