Spesa, prezzi boom: carrello ridotto per 1 italiano su 3. «Si acquista meno cibo e di minore qualità». Ecco a cosa si rinuncia

L'allarme dalla Coldiretti: le analisi dei dati Istat forniscono un quadro allarmante

Prezzi boom, carrello della spesa ridotto per 1 italiano su 3: «Si acquista meno cibo e di minore qualità». Ecco a cosa si rinuncia

di Redazione web

L'aumento dei prezzi dei beni di prima necessità non si ferma: con l'inflazione crescono i costi di prodotti basilari, come ad esempio olio e zucchero. Per questo motivo, sempre più famiglie stanno tentando di contenere la spesa, riducendo i consumi: in particolare, i dati Istat relativi al 2022, analizzati da Coldiretti, dipingono una situazione difficile: una famiglia italiana su tre, infatti, ha limitato la quantità di cibo acquistato. 

«Ho rinunciato alla carta igienica e uso strofinacci lavabili: così risparmio 90 euro l'anno»: la scelta che fa discutere

Inflazione, la classfica delle città più care: Genova prima, poi Milano. Roma e Napoli fuori dalla top ten. Potenza la più economica

I dati dell'Istat

«Si risparmia anche sulla spesa alimentare», rileva l'Istat, nel rapporto sulle spese per consumi delle famiglie nel 2022. Le famiglie «sembrano essersi adattate alle sfide della fiammata inflazionistica». Così è aumentata «la quota di chi dichiara di aver limitato in quantità e/o qualità, rispetto ad un anno prima, la spesa per cibi (dal 24,4% al 29,5%), bevande (dal 29,6% al 33,3%) e per beni e servizi per la cura e l'igiene personale (dal 31,7% al 35,6%)». La voce di spesa che le famiglie dichiarano di aver limitato  maggiormente è quella per abbigliamento e calzature, a differenza dei due anni precedenti quando era la spesa per viaggi e vacanze. Restano «abbastanza stabili», tra chi già spendeva per queste voci, «i comportamenti di acquisto relativi alle spese per sanità (78,4%, era il 76,9% nel 2021) e carburanti (67,1% contro il 66,5% del 2021)».


Ultimo aggiornamento: Sabato 28 Ottobre 2023, 16:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA