Leggi anche > «Mi ha sequestrata e stuprata», ma si era inventata tutto. Richiedente asilo prosciolto
Le indagini hanno accertato che Mario Dambrosio - già condannato in quanto partecipe del clan mafioso «Dambrosio» di Altamura - per vendicare l'omicidio del fratello aveva incaricato Alfredo Sibilla detto «il brillante», di uccidere, assieme ad un complice non ancora identificato, Giovanni Loiudice. L'agguato si doveva concretizzare nella mattina del 24 settembre 2014 presso l'Ospedale Perinei di Altamura dove Mario Dambrosio aveva avuto notizia di una visita diagnostica cui il Loiudice avrebbe dovuto sottoporsi. I killer - in possesso di una fotografia della vittima designata - la individuarono erroneamente in un uomo che usciva dal nosocomio, scambiandolo per Loiudice ed esplosero contro di lui tre colpi di pistola che lo colpirono al torace e al braccio.
Si è trattato di un tragico scambio di persona.
L'uomo ferito era infatti Pietro Bigi, carpentiere incensurato di Altamura, che si trovava in ospedale per accertamenti legati ad un incidente sul lavoro e che, a causa delle lesioni riportate non è stato più in grado di svolgere la sua attività lavorativa. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha riconosciuto l'aggravante del cosiddetto 'metodo mafioso', in quanto le circostanze dell'azione sono state quelle tipiche delle condotte poste in essere dal un sodalizio mafioso dal momento che l'agguato è stato compiuto in pieno giorno, in un luogo densamente frequentato, a volto scoperto e con esplosione di più colpi d'arma da fuoco.
Ultimo aggiornamento: Sabato 15 Febbraio 2020, 13:30
© RIPRODUZIONE RISERVATA