Tre vite infrante sul cavalcavia che collega Mestre a Venezia. Tre donne legate dall'università. Lavoravano insieme. Erano amiche. Un viaggio di piacere interrotto bruscamente e brutalmente dal destino. Tra i 21 i morti ci sono Iryna Pashchenko, Yulia Nemova e Lyubov Shishkareva, tutte trentenni e tutte provenienti dall'Ucraina, la terra martoriata da oltre un anno di guerra da cui venivano altre 6 vittime. Le tre amiche erano in Veneto per una vacanza.
Chi era Iryna Pashchenko
Iryna era originaria di Slovyansk, nella regione di Donetsk, dove si era laureata all'Università Tecnica Nazionale. Da sei anni lavorava in un ente pubblico ucraino, l'Amministrazione delle risorse idriche del bacino di Siversko-Donetsk, presso il quale era capa del dipartimento dell'approvvigionamento idrico e del catasto dell'acqua. Dopo l'inizio dell'invasione russa, Iryna aveva lasciato la regione di Donetsk ma era rimasta in Ucraina, lavorando a distanza. Il suo profilo Instagram racconta che amava viaggiare e correre, partecipava a competizioni con il suo cane samoiedo e praticava yoga.
I colleghi di lavoro, in un post su Facebook, la descrivono come una ragazza «sempre cordiale e accogliente, esperta e responsabile, attiva e amante della vita».
L'amicizia tra le tre giovani ucraine
Iryna e Yulia Nemova, la seconda vittima, si erano invece conosciute all'università e avevano lavorato nella stessa azienda per qualche tempo, ma Yulia si era poi dimessa. E anche lei viaggiava molto: le sue ultime foto sui social raccontano di una vacanza a Budapest. Poi è arrivata quella a Venezia e poi ce ne sarebbero state tante altre, se quel pullman non fosse precipitato dal cavalcavia portandosi via le tre amiche.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Ottobre 2023, 22:24
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