A Storie Italiane è intervenuto il padre del ragazzo che sarebbe dovuto essere morto al posto di Thomas. Il 19enne di Alatri è stato ucciso per errore, a causa di uno scambio di persona, visto che aveva una giacca simile a quella del suo amico che era l'obiettivo dell'assassino. Il motivo pare sia nel razzismo, e oggi il padre del giovane arabo ha voluto raccontare come stanno le cose.
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La fuga da Alatri
L'uomo, che vuole mantenere l'anonimato, spiega che vive ormai ad Alatri da 40 anni e si è sempre trovato bene, anche se ammette che ci sono sempre stati piccoli gruppi di persone violente e razziste. Il papà del giovane confessa: «Dopo quello che è accaduto nessuno ha messo sotto scorta mio figlio, così io ho deciso di allontanarlo, ora lui non si trova qui e questa notte, per la prima volta dopo giorni, è riuscito a dormire». Il ragazzo infatti, in preda al terrore, erano giorni che non riusciva a riposare anche per il gran dolore della perdita del suo amico.
Le minacce
Il 20enne era molto amico di Thomas, come conferma anche il padre: «Si conoscevano da piccoli, stavano sempre insieme: mangiavano, dormivano insieme, Thomas aveva anche imparato un po' di arabo». Il papà spiega che probabilmente ad Alatri la gente conosce i colpevoli ma non parla, poi ammette che il figlio è stato anche vittima di minacce: «Lui mi ha detto che lo hanno minacciato, non ha voluto dirmi chi e cosa gli è stato detto, ma ho preferito allontanarlo».
Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Febbraio 2023, 13:34
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