Aereo sospetto nei cieli italiani intercettato da due caccia Eurofighter
Il pilota non aveva comunicato la rotta con gli operatori addetti al controllo del traffico aereo innescando l'allarme che prevede il decollo il pochi minuti (da 5 a 15, secondo la situazione) degli Eurofighter.
I jet bisonici hanno così intercettato il velivolo sopra i cieli del Veneto, dove hanno identificato l'aeromobile civile e si sono assicurati che l'equipaggio avesse ripristinato i regolari contatti radio con gli enti del traffico aereo.
Non facile, per i pilota dei caccia, effettuare queste manovre rispetto a un velivovo così più lento dei jet e a quota così bassa. Ma l'addestramento dei "dogfighter" italiani prevede anche questo.
Gli Eurofighter sono decollati a seguito dell'ordine di scramble ricevuto dal CAOC (Combined Air Operation Center) di Torrejon, ente NATO responsabile d'area del servizio di sorveglianza dello spazio aereo. Le caratteristiche dei jet e l'abilità dei piloti permettono infatti di intercettare anche velivoli molto più lenti, come in questo caso un ultraleggero, permettendo al pilota di poter effettuare un controllo visivo efficace anche a bassa velocità.
L'Aeronautica Militare assicura la sorveglianza dello spazio aereo nazionale 365 giorni all'anno, 24 ore su 24, con un sistema di difesa integrato, fin dal tempo di pace, con quello degli altri paesi appartenenti alla NATO.
A partire da gennaio 2017, l'Aeronautica Militare ha attivato anche una cellula di Eurofighter F-2000 presso il 51° Stormo di Istrana al fine di ottimizzare la copertura dello spazio aereo nazionale, in un'ottica di generale riduzione dei tempi di intervento e di tempestivo contrasto di eventuali minacce.
Ultimo aggiornamento: Domenica 27 Gennaio 2019, 10:22
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