Antonella Clerici: «Lasciare Mediaset è stata la mia fortuna. Le gaffe mi hanno dato notorietà»

La conduttrice de La Prova del Cuoco parla in una lunga intervista

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di Redazione Web

Antonella Clerici, dopo il successo (decisamente atteso) della quarta stagione di È sempre mezzogiorno, parla a cuore aperto del suo avventuroso passato, ma anche del presente e - perché no - del suo futuro in televisione in un'intervista rilasciata a TvBlog.

Sempre allegra e senza filtri, l'energica conduttrice ci dice qualcosa in più sul programma che le ha restituito l'orario che è sempre stato suo, quello del pranzo e delle 12. Un'idea che nasce nel pieno dell'emergenza Covid e dunque del lockdown, un periodo che ci ha fatto capire «quanto fosse importante possedere un pezzo di terra, poter stare all’aperto. Io avevo il privilegio di vivere a contatto con la natura. La mia intenzione iniziale era quella di un programma da casa, familiare, più contenuto» dice Antonella, «decisi di portare un po’ del mio bosco in via Mecenate».

Per altro, È sempre mezzogiorno ha senza dubbio dato il via a una nuova fase della vita di Antonella, dovuta in particolare alla necessità di cambiare completamente aria (e compagnia) per trasferirsi più vicina ai nuovi studi: «Venire ad Arquata Scrivia è stata una scelta di vita. Rai 1 è romanocentrica, è vero, ma nello studio di Milano sto molto bene, ci sono praticamente solo io, è la mia seconda casa. Stare lontana dai luoghi centrali e di potere mi consente di stare tranquilla, isolata e di non sentire il vento del pettegolezzo. Non nego che mi manchino tanti amici dello spettacolo che inevitabilmente vedo meno, ma alla fine Milano ti consente di essere più lucida ed indipendente. Sono in un’oasi felice e lo apprezzo».

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Ci parla poi del rapporto col pubblico, e in particolare di come sia cambiata la televisione e la conduzione: «Una volta il format era più importante del conduttore. Al contrario, oggi il conduttore è tornato al centro della tv, soprattutto con l’avvento dei social. Con mille canali a disposizione è fondamentale trovare il volto che ti piace. Lo spettatore ti segue ovunque tu vada».

La Prova del Cuoco e il rifiuto di Mediaset

L'avvicinamento alla cucina, però, era già partito con la storica trasmissione La Prova del Cuoco, a cui Antonella è arrivata dopo un periodo particolarmente burrascoso. In effetti, nel 2000 lavorava ad A tu per tu e se ne andò quando nel programma subentrò Gianfranco Funari: «Mi allontanai volutamente e quella fu la mia fortuna. Sono forse l’unica che col passaggio a Mediaset non ci ha guadagnato (ride, ndr). Ad A tu per tu non ero a mio agio e ci finii un po’ per ripicca. Venivo da Uno Mattina, che era andato molto bene, e mi avevano promesso Domenica In. Cambiarono idea e mi ritrovai senza una vera conduzione. Arrivò l’offerta di Mediaset con questa trasmissione sulla carta carina. Strada facendo mi accorsi che non faceva per me, faticavo».

E poi, la svolta: «Andai da Giorgio Gori e gli confidai che avrei voluto fare un programma di cucina. A Mediaset non credevano nel progetto, sembrava una roba strana, ma io mi ero fissata. Ad ogni modo, non volevo più stare con Funari. Staccarmi fu la mia salvezza, trovai Marco Bassetti, che ringrazierò sempre, a cui rivelai le mie intenzioni. Mi rispose che un format esisteva, durava appena mezz’ora. La Prova del Cuoco ci scoppiò tra le mani», e poi aggiunge, sul motivo del successo della trasmissione, «Adesso la cucina è sdoganata, a quei tempi no. La cucina è il fulcro della nostra vita, attraverso la cucina si risolvono i problemi. A tavola è cambiata la politica mondiale, si sono riconciliate le persone. Mi incavolo come una bestia quando per zittirmi su un argomento mi dicono ‘che ne capisci tu, tornatene in cucina’.

La cucina è il pretesto per chiacchierare, è il centro della nostra casa, è un luogo importantissimo». «‘La Clerici sa di sugo’, affermò un famoso cantante di cui non farò mai il nome. Ebbene, per me è un valore aggiunto, significa essere popolare. Non sarò mai un piatto di caviale, preferisco sapere di sugo», ha detto.

Antonella Clerici e il Festival di Sanremo

E Sanremo? La prima edizione a cui partecipò Antonella Clerici è quella del 2005, al fianco di Paolo Bonolis. Grandi ascolti, ma anche grandi tragedie: «Successe di tutto, dalla morte di Alberto Castagna nella serata inaugurale fino alla tragica uccisione di Nicola Calipari, con la salma che rientrò in Italia durante la finale. Fu traumatico, però fu soprattutto Paolo, in quanto conduttore, a sobbarcarsi il peso di quelle notizie tragiche. Non c’erano i social, forse oggi sarebbe stato più complesso, visto che le notizie si sarebbero sapute in tempo reale», riflette Antonella, «Io non ero la presentatrice, in quell’edizione imparai molto stando dietro le quinte. Al di là di tutto fu una bella esperienza che mi tornò utile quando lo condussi da sola nel 2010».

Un'edizione scoppiettante, quella del 2009, e all'insegna delle donne, proprio come la voleva Antonella. «Vivevo un momento personale molto forte, avevo appena avuto mia figlia ed ero al centro dell’attenzione mediatica. Mi avevano mandato via dalla Prova del Cuoco, dove avevo sperato di rientrare dopo la maternità, ed ero reduce dall’insuccesso della seconda stagione di Tutti Pazzi per la Tele. Avevo tutto contro, ma nella vita ci devi credere. Accettai la proposta e feci il Festival come piaceva a me, molto al femminile, raccontando la mia storia. Chiesi a Rania di Giordania la ricetta di biscotti con cui aveva conquistato il marito, intervistai Jennifer Lopez, mi misi in gioco con le ballerine del Moulin Rouge e ospitai la diva del burlesque Dita Von Teese. Non essendo invidiosa delle donne più belle e brave di me, mi diverto a giocare con loro. Per questo motivo ho un ottimo ricordo di tutto».

L'esperienza a The Voice Senior e The Voice Kids

Infine, l'esperienza incredibile a The Voice, sia Senior che Kids, un passaggio da un estremo all'altro che è stato un po' come un viaggio di vita: «The Voice è un format che conosco da tantissimi anni. Quando mi avvisarono che c’era la possibilità della versione ‘senior’, mi convinsi immediatamente che sarebbe stata una bomba. Poi è anche un modo per riscattarsi, in una fase della vita in cui rischi di sentirti finito. Le storie di vita vissuta sono l’aspetto più straordinario di questo format».

E poi la chiamata per The Voice Kids: «Sono i due lati dell’esistenza. Da una parte chi ha cantato per una vita, dall’altra il bambino talentuoso ancora in erba. Mi incuriosiva la possibilità di parlare a due universi agli antipodi e al contempo così comuni. A The Voice Kids i bambini non sono chiamati a realizzare uno show, bensì a divertirsi o ad esprimere un talento. Il problema non sono mai i bambini, ma i genitori. Tante volte ho assistito a situazioni in cui le eccessive aspettative di padri e madri hanno rovinato i ragazzi. Più che il talento, è importante come lo coltivi».

Le gaffe

Antonella Clerici nella sua carriera si è resa protagonista anche di diverse gaffe. Per lei, però, non sono pagine da cancellare: «Sono episodi che mi hanno regalato notorietà e che mi hanno donato tanti meme. Ci sorrido su».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Settembre 2023, 15:34
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