GUERRA

Guerra Ucraina, Nyt: Kim Jong-un vedrà Putin per parlare di armi. Zelensky visita i soldati al fronte nel Donetsk

Le ultime notizie sulla guerra scatenata dalla Russia diciannove mesi fa: combattimenti nella zona della centrale nucleare di Zaporizhia

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Zelensky visita i soldati al fronte nel Donetsk

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha compiuto una visita ai soldati che combattono sul fronte est, nel Donetsk. «Stiamo visitando le brigate combattenti che stanno difendendo l'Ucraina come parte del gruppo operativo tattico». Lo scrive lo stesso Zelensky nel suo canale Telegram, aggiungendo che si è parlato di «notizie importanti, problemi complessi, e rifornimenti da incrementare, la creazione di un servizio di management ausiliario per assicurare i rifornimenti alla brigata e aumentare la motivazione dei nostri guerrieri».

Il New York Times: Kim andrà in Russia per parlare di armi con Putin

Il leader nordcoreano Kim Jong-un intende recarsi in Russia a settembre per incontrare il presidente Vladimir Putin e discutere la possibilità di fornire a Mosca più armi per la sua guerra in Ucraina e altre forme di cooperazione militare: lo scrive il New York Times citando dirigenti americani e alleati.

In una rara uscita dal suo paese, Kim dovrebbe viaggiare da Pyongyang, probabilmente su un treno blindato, a Vladivostok, sulla costa pacifica della Russia, dove incontrerà il presidente russo nell'ambito dell'Eastern Economic Forum, che si svolgerà dal 10 al 13 settembre, Il leader nordcoreano, secondo le stesse fonti, potrebbe anche andare a Mosca. Putin vuole che Kim concordi di inviare alla Russia proiettili di artiglieria e missili anticarro, mentre Kim vorrebbe che Mosca fornisse alla Corea del Nord tecnologia avanzata per satelliti e sottomarini a propulsione nucleare. Il leader di Pyongyang sta cercando pure aiuti alimentari per la sua nazione povera. Mercoledì la Casa Bianca aveva avvertito che i due si erano scambiati lettere discutendo di un possibile accordo sulle armi, citando informazioni di intelligence declassificate. Il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale, John F. Kirby, aveva riferito che i colloqui ad alto livello sulla cooperazione militare tra le due nazioni «stanno avanzando attivamente»

Kiev: "Droni russi caduti ed esplosi in Romania". Ma Bucarest smentisce

Droni russi di tipo Shahed sarebbero caduti ed esplosi in territorio rumeno, Paese Ue e membro della Nato, nel corso del massiccio attacco lanciato da Mosca la notte scorsa nella zona del porto fluviale di Izmail, in Ucraina. A sostenere tale ipotesi che getta ulteriore tensione nel conflitto in corso sono state le guardie di frontiera ucraine ed il capo della diplomazia di Kiev, Dmytro Kuleba, sostenendo di avere delle prove. Bucarest ha però «smentito categoricamente», annunciando di «monitorare» la situazione.

La vicenda viene seguita con molta attenzione dalle cancellerie alleate di Kiev, che puntano a evitare un'ulteriore escalation e ad allontanare il rischio di trascinare la Nato direttamente nel conflitto a difesa di un alleato. «Penso che in questo caso particolare le autorità rumene stiano studiando tutti gli aspetti di quanto accaduto», ha spiegato Kuleba al termine di una conferenza stampa, ripresa dai media ucraini. «Inutile negare che lì sia caduto qualcosa. Affermiamo in modo autorevole che si sia trattato di droni Shahed e abbiamo delle prove fotografiche», ha poi aggiunto il ministro degli Esteri.

La notte scorsa le truppe di Mosca hanno lanciato «32 droni Shahed», contro il sud e il sud-est dell'Ucraina, ha precisato l'esercito ucraino. In totale, secondo la stessa fonte, 23 sarebbero stati distrutti dalla difesa antiaerea, mentre gli altri avrebbero colpito i loro obiettivi.

Da parte sua il governatore regionale di Odessa, Oleg Kiper, ha deplorato che «in diverse località di Izmail, magazzini, macchine agricole e attrezzature industriali sono stati danneggiati», senza tuttavia causare vittime. Il porto di Izmaïl sul Danubio, vicino alla Romania, è diventato un passaggio importante per le esportazioni ucraine dopo il ritiro di Mosca dall'accordo sui cereali lo scorso luglio. E per questo, da allora, è diventato obiettivo ricorrente degli attacchi russi. Ma il ministero della Difesa russo - citato dalla Tass - sostiene di aver colpito un impianto di costruzione navale ucraino nella parte nord-occidentale del Mar Nero, dove venivano assemblate droni marini con componenti importati.

Quanto accaduto nelle scorse ore ricorda da vicino le tensioni vissute a fine novembre dello scorso anno quando un missile che si pensava appartenesse alle forze di Mosca cadde in territorio polacco, facendo temere uno scivolamento verso la Terza Guerra mondiale. Poi le circostanze successive chiarirono che si trattava di un missile della contraerea ucraina che aveva sbagliato rotta.

Erdogan, Kiev abbassi i toni per collaborare con Mosca

«Naturalmente, l'Ucraina deve ammorbidire il suo approccio per potere compiere dei passi insieme alla Russia». Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una conferenza stampa congiunta con l'omologo russo Vladimir Putin, parlando di un possibile rilancio dell'iniziativa che aveva permesso l'esportazione di grano tramite un corridoio sicuro nel Mar Nero. Lo riporta la presidenza della Repubblica di Ankara

Erdogan, pronto a mediare per colloqui diretti Mosca-Kiev

La Turchia è pronta a fare la sua parte affinché Russia e Ucraina abbiano negoziati diretti. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una conferenza stampa congiunta con l'omologo russo Vladimir Putin a Soci, in Russia, riporta Anadolu.

Putin: un successo l'incontro con Erdogan

L'incontro con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è stato «un successo». Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin al termine dei colloqui a Sochi, come riporta l'agenzia di stampa Ria Novosti. «Le relazioni tra la Russia e la Turchia si stanno sviluppando con successo in tutti i settori e in tutte le direzioni. L'incontro è stato un successo», ha affermato Putin.

Putin-Erdogan, nessuna firma

Non ci sarà la firma di alcun documento al termine dei colloqui in corso a Sochi tra il presidente russo Vladimir Putin e quello turco Recep Tayyip Erdogan. Lo ha detto all'agenzia Ria Novosti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Peskov ha detto che la prima parte dei colloqui, a cui hanno partecipato anche i rispettivi ministri degli Esteri e della Difesa, è durata un'ora e mezza ed è stata «molto costruttiva» con uno «scambio completo di informazioni» e una «analisi esaustiva delle relazioni bilaterali». Ora Putin ed Erdogan continuano a parlarsi faccia a faccia durante una colazione di lavoro. Peskov ha sottolineato che oltre all'accordo sul grano nell'agenda dei colloqui figurano le situazioni in Ucraina, Siria e Libia.

 

Zelensky a truppe: !I vostri sostenitori vi rendono imbattibili"

«Le persone e la vita sono ciò in cui crediamo. Quando difendete il diritto delle persone alla vita, si uniscono a voi coloro che danno valore alla vita. E questo vi rende imbattibili insieme!»: lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che accompagna il messaggio con alcune immagini della guerra.

Seul: "Mosca ha proposto esercitazioni navali congiunte con Cina e Nordcorea"

Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha proposto di organizzare una serie di esercitazioni militari congiunte con Cina e Corea del Nord durante il suo incontro, a luglio, con il leader nordcoreano Kim Jong Un. Lo hanno riferito i servizi di intelligence sudcoreani. Durante la sua visita in Nordcorea, il ministro russo ha trasmesso la sua proposta, come ha ora confermato il direttore del Servizio nazionale di intelligence sudcoreano, Kim Kyou Hyun, in dichiarazioni raccolte dall'agenzia Yonhap. L'incontro in questione, svoltosi a porte chiuse tra il 25 e il 27 luglio, è servito alle parti per valutare la possibilità di rafforzare le loro relazioni in un contesto di crescente tensione nella regione e con la Russia impegnata nell'invasione dell' Ucraina. Le autorità di Russia e Corea del Nord hanno sostenuto il rafforzamento dei loro legami militari, ma Pyongyang ha negato di avere «accordi sulle armi» con Mosca. Il portavoce della Casa Bianca per la Sicurezza Interna, John Kirby, a luglio aveva dichiarato che Shoigu aveva tentato di vendere armi alla Russia durante la sua visita nel paese.

Putin apre ai negoziati sugli accordo del grano

Il presidente russo Vladimir Putin si e detto «aperto ai negoziati» sull’accordo sul grano, nel corso del colloquio con l’omologo turco Recep Tayyip Erdogan a Sochi, citta sulle rive del Mar Nero, nel sud della Russia. «So che intendete sollevare la questione dell’accordo sul grano. Siamo aperti alla discussione», ha detto Putin. Mosca e uscita dall’accordo a luglio e da allora Ankara sta cercando di rilanciare i negoziati sull’esportazione di grano russo.

 



Secondo Mosca, l’invio dei propri prodotti agricoli e fertilizzanti al mercato internazionale e ostacolato dalle sanzioni occidentali.

Il capo dello Stato turco, accompagnato a Sochi dai ministri degli Esteri, della Difesa, delle Finanze e dell’Energia, spera di fare di questi scambi sull’esportazione di cereali ucraini un trampolino di lancio per negoziati di pace piu ampi tra Kiev e Mosca.

Putin sollecita Erdogan a concludere l'accordo sul gas in Turchia

Non hanno parlato solo del rinnovo dell'accordo sulle esportazioni di grano Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan. Il Presidente russo ha espresso l'auspicio che i negoziati sulla creazione di un hub del gas possano concludersi con una intesa nel prossimo futuro, per rendere più stabile la situazione nel settore energetico in Turchia. «Spero che presto completeremo i negoziati sulla creazione di un hub del gas in Turchia per rendere la situazione energetica nella regione più stabile ed equilibrata. E penso che questo sarà vantaggioso», ha detto Putin. Russia e Turchia stanno discutendo l'apertura di un «hub del gas» in Turchia che a Mosca servirebbe per compensare la perdita dei volumi che transitavano dai Nord Stream.

Mosca: "In 24 ore uccisi a Robotyne 115 soldati ucraini in questo settore fronte"

Il ministero della Difesa di Mosca ha detto che le forze russe hanno «migliorato le loro posizioni» vicino al villaggio di Robotyne, nella provincia ucraina di Zaporizhzhia. In particolare i soldati russi avrebbero rafforzato le loro posizioni nel villaggio di Vierbovoye, ad est di Robotyne, secondo un comunicato del ministero. La stessa fonte afferma che nelle ultime 24 ore in questo settore del fronte sono stati uccisi 115 soldati ucraini. Nelle scorse settimane gli ucraini avevano detto di avere conquistato Robotyne nella loro controffensiva per scendere a sud verso il Mar d'Azov, ma i russi non hanno mai confermato tale notizia.

Mosca: "Distrutto un deposito di munizioni a Kherson"

«Le forze armate russe hanno distrutto un deposito di munizioni dell'esercito ucraino in direzione di Kherson». Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo, aggiungendo che nell'operazione «il nemico ha perso fino a 35 soldati».

La Polonia estrada gli ucraini (in età di servizio militare) fuggiti dopo l'inizio guerra

Le autorità polacche hanno iniziato a estradare i cittadini ucraini in età di servizio militare fuggiti illegalmente dal paese dopo l'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio 2022. Dopo aver raggiunto un accordo con il governo di Kiev, la Polonia ha deciso l'estradizione dopo aver verificato che dall'inizio della guerra sono arrivati ​​nel Paese 2,87 milioni di ucraini di età compresa tra i 18 ei 60 anni. Tuttavia, secondo il quotidiano «Rzeczpospolita», gran parte di loro ha già fatto ritorno in Ucraina. Le autorità stimano che circa 80.000 persone che hanno attraversato il confine tra i due paesi non siano registrate. «Si tratta di una cifra significativa per l'Ucraina perché queste persone possono essere mobilitate e rafforzare le truppe al fronte», ha dichiarato Fyodor Venislavski, portavoce del presidente ucraino alla Verkhovna Rada.

Erdogan: "Importante annuncio sul grano alla fine del vertice di Sochi con Putin"

«Credo che il messaggio che trasmetteremo nella conferenza stampa che seguira il nostro incontro sara molto importante per il mondo, soprattutto per i paesi africani in via di sviluppo». Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, al suo arrivo a Sochi (Russia), per incontrare il suo omologo russo Vladimir Putin.

Anche la Francia addestrerà i piloti ucraini

La Francia si è unita alla coalizione internazionale per addestrare i piloti ucraini. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky dopo la telefonata di ieri con il suo omologo francese Emmanuel Macron, nella quale i due leader hanno discusso delle esigenze militari dell' Ucraina e della potenziale partecipazione della Francia al rafforzamento della sicurezza nell'oblast di Odessa. In precedenza, sul suo canale Telegram ufficiale, Zelensky aveva detto che i due avevano discusso anche del «ruolo attivo della Francia» nell'attuazione della formula di pace ucraina in vista del vertice globale sulla pace, che si terrà dal 25 al 28 ottobre a New York. Zelensky ha aggiunto di aver avviato con Macron negoziati sulle garanzie di sicurezza per Kiev e di aver concordato di rafforzare la cooperazione per proteggere le rotte marittime dell' Ucraina.

Da chiarire il tipo di addestramento che la Francia potrà allestire per i piloti ucraini che attendono gli F-16 olandesi e danesi e i Gripen svedesi, velivoli che Parigi non ha mai schierato.

Ue: "L'unico piano sul tavolo per la pace è quello di Zelensky. Putin? La sua parola è un po' svalutata"

«Il piano di Zelensky è il solo ad essere rimasto sul tavolo. Ha il nostro sostegno come Unione Europea», afferma l'alto rappresentante Ue per gli Affari esteri Josep Borrell in un'intervista alla Stampa. «Bisogna andare avanti con la proposta ucraina». «Gli ucraini - aggiunge Borrell - vogliono la pace più di chiunque altro al mondo. È la Russia che si rifiuta». Il commissario Ue assicura: «Lavoriamo per la pace. Ma deve essere una pace giusta, una pace che rispetti i diritti degli ucraini». Per la pace, «abbiamo lavorato ogni giorno cercando di fare quello che si può - assicura l'ex presidente del Parlamento Ue -. Ma tutto è inutile se Putin insiste nel dire 'la guerra non finirà finché non avremo raggiunto gli obiettivi militari che ci siamo datì». Sulla controffensiva ucraina, Borrell sostiene che «se si vuole che funzioni, bisogna dare all' Ucraina i mezzi di cui ha bisogno». «Dobbiamo continuare a sostenerli. Senza il nostro aiuto non possono battersi come è necessario». Sulla morte di Prigozhin, l'alto rappresentante rileva che «Putin può riceverti nel suo palazzo un giorno e dire 'che incidente sfortunatò il giorno dopo». «Tre giorni prima della guerra Putin diceva che non ci sarebbe stato un attacco, che invadere l' Ucraina era una idea folle - ricorda il rappresentante europeo -; oggi la sua parola è un po' svalutata».

Zaporizhzhia, tre civili feriti dai bombardamenti russi

Tre civili feriti sono rimasti feriti durante i bombardamenti russi di ieri nella regione di Zaporizhzhia: lo ha reso noto il capo dell'Amministrazione militare regionale, Yuriy Malashko, come riporta Ukrinform. Nel corso della giornata le forze di Mosca hanno lanciato oltre 100 attacchi su aree residenziali, ha precisato, colpendo 30 insediamenti. Sono stati segnalati danni a edifici residenziali, strutture agricoli e infrastrutture.

Russia attacca porti ucraini

Le difese aeree ucraine hanno abbattuto 17 droni che miravano alla regione di Odessa. Lo ha detto il governatore Oleg Kiper in un post su Telegram, aggiungendo che invece l'attacco al porto di Izmail, sul Danubio, è durato complessivamente tre ore e mezza. Diversi edifici, compresi magazzini, sono stati colpiti e macchinari agricoli e attrezzature industriali sono stati danneggiati, ha detto. Diversi incendi sono scoppiati anche in abitazioni civili a causa della caduta di detriti, ha detto, ma non ci sono stati morti o feriti.

La Russia ha lanciato il suo secondo attacco in due notti contro i porti ucraini. L'aeronautica ucraina ha anche affermato che i droni avevano preso di mira il vicino distretto di Kili. Ieri, la Russia aveva attaccato il porto di Reni sul Danubio. Il ministero della Difesa di Mosca ha affermato che i droni hanno colpito i depositi di carburante utilizzati dall'esercito ucraino. La Russia ha preso sempre più di mira le infrastrutture portuali da luglio, quando si è ritirata dall'accordo mediato dalle Nazioni Unite e dalla Turchia che aveva consentito all' Ucraina di esportare il suo grano attraverso i porti del Mar Nero. 

Cacciabombardieri russi affondano quattro imbarcazioni ucraine "made in Usa"

Gli aerei dell'aviazione della flotta del Mar Nero hanno distrutto quattro imbarcazioni militari fabbricate dagli Stati Uniti con a bordo militari ucraini, che viaggiavano in direzione della Crimea. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, secondo cui, le imbarcazioni ad alta velocità Willard Sea Force sono state distrutte nella notte nell'area nordoccidentale del Mar

Putin accoglie Erdogan: si tratta su grano e gas

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan intende discutere con il presidente russo Vladimir Putin la fattibilità dell'accordo sul grano secondo i nuovi termini delle Nazioni Unite. Lo ha detto alla Tass una fonte politica di Ankara, precisando che «sicuramente, i prossimi colloqui a Soci si concentreranno principalmente sulla fattibilità del precedente accordo sui cereali. I due leader valuteranno attentamente le nuove proposte che sono state elaborate dalle Nazioni Unite con la partecipazione della Turchia». Ieri il quotidiano Sabah ha riferito che il nuovo pacchetto di proposte dell'Onu prevede l'avvio di negoziati per l'eliminazione delle restrizioni sui produttori alimentari russi, i cui beni sono stati congelati in Europa. Oltre a ciò, le Nazioni Unite suggeriscono che vengano adottate misure per valutare i danni arrecati alle condutture dell'ammoniaca. Tra le ultime proposte delle Nazioni Unite figura anche il ricollegamento della Banca agricola russa (Rosselkhozbank) allo Swift. Putin ed Erdogan potrebbero inoltre discutere delle forniture di gas naturale russo. «Oltre all'accordo sul grano, che sarà una priorità nell'incontro Erdogan-Putin, si potrà discutere della fornitura di gas naturale russo all'Europa attraverso la Turchia. La questione non è meno importante, si tratta di creare un hub di gas naturale sul suolo turco», ha aggiunto la fonte.

Guerra in Ucraina diretta oggi 4 settembre: nel diciannovesimo mese dall'avvio dell'aggressione scatenata dalla Russia continuano i combattimenti nella zona di Zaporizhia che preoccupano per il futuro della più importante centrale nucleare del paese. Inoltre i russi continuano a bombardare i porti ucraini sul mar Nero anche nel giorno in cui Putin accoglierà a Soci, città sulla costa orientale del Mar Nero, il leader turco Erdogan che punta a far decollare di nuovo le esportazioni di grano e altri cereali di Kiev e a verificare se esistano le condizioni per un tavolo di trattative almeno per una tregua dei combattimenti.

 

Lo scenario

Le difese aeree ucraine hanno abbattuto 17 droni che miravano alla regione di Odessa. Lo ha detto il governatore Oleg Kiper in un post su Telegram, aggiungendo che invece l'attacco al porto di Izmail, sul Danubio, è durato complessivamente tre ore e mezza.

Diversi edifici, compresi magazzini, sono stati colpiti e macchinari agricoli e attrezzature industriali sono stati danneggiati, ha detto. Diversi incendi sono scoppiati anche in abitazioni civili a causa della caduta di detriti, ha detto, ma non ci sono stati morti o feriti.

La Russia ha lanciato il suo secondo attacco in due notti contro i porti ucraini. L'aeronautica ucraina ha anche affermato che i droni avevano preso di mira il vicino distretto di Kili. Ieri, la Russia aveva attaccato il porto di Reni sul Danubio. Il ministero della Difesa di Mosca ha affermato che i droni hanno colpito i depositi di carburante utilizzati dall'esercito ucraino. La Russia ha preso sempre più di mira le infrastrutture portuali da luglio, quando si è ritirata dall'accordo mediato dalle Nazioni Unite e dalla Turchia che aveva consentito all' Ucraina di esportare il suo grano attraverso i porti del Mar Nero.

L'attacco di oggi arriva poche ore prima dell'incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo turco Recep Tayyip Erdoğan, nel corso del quale il turco dovrebbe tentare di rilanciare l'accordo.


Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Settembre 2023, 08:29
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