Sottomarino Titan disperso, l'ultima intervista dell'inventore (bloccato a bordo): «Ecco cosa potrebbe impedirci di riemergere»

Stockton Rush aveva parlato del viaggio, aggiungendo: "Se non si vuole rischiare, allora non ci si deve muovere dal letto"

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di Valerio Salviani

Una corsa contro il tempo per salvare cinque vite. Le ricerche per raggiungere il sottomarino Titan disperso sono arrivate ad una fase critica. Secondo la Guardia Costiera, restano poche ore d'aria all'equipaggio. La scorta d'ossigeno dovrebbe esaurirsi entro le 11 (ora italiana) di giovedì mattina. A bordo del batiscafo, tra i 5 passeggeri, c'è Stockton Rush, il numero uno di OceanGate Expedistions, l'azienda proprietaria del sommergibile e inventore dello stesso.

In un'intervista rilasciata lo scorso anno a CBS News aveva parlato del progetto, raccontando la sua paura principale, ossia trovarsi in un sommergibile durante una delle spedizioni della sua compagnia che esplorava il relitto del Titanic e affrontare «cose ​​che mi impediranno di raggiungere la superficie». 

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Cosa ha detto Stockton Rush

Tra le cose che Stockton Rush pensava potessero impedirgli di tornare in superficie, c'erano, a suo dire, «sporgenze, reti da pesca e rischi di impigliamento», aveva detto. «C'è una precisa tecnica di pilotaggio - ha aggiunto - se c'è uno strapiombo non bisogna passarci sopra, se c'è una rete non bisogna avvicinarsi, puoi evitare i pericoli se procedi lentamente e con velocità costante», le sue parole.

Quanto alla sicurezza, diceva: «È chiaro che ci sono dei rischi, ma se vuoi essere sicuro che non ti accada nulla, allora non alzarti dal letto», le sue parole, che adesso suonano diversamente. «È un rischio che vale la pena correre», diceva Rush. Il 61enne, è affiancato a bordo dall'uomo d'affari britannico Hamish Harding , 58 anni; l'uomo d'affari britannico-pakistano Shahzada Dawood, 48 anni, e suo figlio, Suleman, 19 anni; e il comandante della marina francese in pensione Paul-Henri Nargeolet, 77 anni. 

L'incredibile coincidenza

Nelle ultime ore è emerso un retroscena sulla famiglia di Rush.

Wendy Rush, la moglie del Ceo di OceanGate, è la pronipote di Isidor e Ida Straus, due delle vittime del Titanic, morti nel 1912. Adesso, a 110 di distanza, la maledizione della nave affondata sta colpendo di nuovo la sua famiglia. Wendy Rush è la direttrice delle comunicazioni di OceanGate ed è stata in tre spedizioni sul relitto del Titanic, si legge sulla sua pagina LinkedIn.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Giugno 2023, 10:45
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