Famiglia si trasferisce in Svezia, ma la scuola non soddisfa: «Imparano canzoni anziché matematica e scienze»

La coppia ha scoperto che lì le scuole funzionano in maniera molto diversa e che si dà importanza più alla socialità e al divertimento rispetto all'apprendimento delle materie scientifiche

Famiglia si trasferisce in Svezia, ma la scuola non soddisfa: «Imparano canzoni anziché matematica e scienze»

di Hylia Rossi

Il metodo educativo differisce di nazione in nazione e spesso anche di scuola in scuola ed è il genitore a prendersi la responsabilità di decidere quale sia la metodologia più adatta al proprio figlio. Questa decisione, naturalmente, viene presa in base a quello che è stato il proprio percorso di vita, ma le nostre esperienze non sempre ci insegnano ciò che è meglio per qualcun altro, per una persona che dovrà vivere in un modo diverso rispetto a quello dei genitori. 

Secondo quanto riportato da Business Insider, una famiglia americana ha avuto un'esperienza negativa quando si è trasferita in Svezia e ha scoperto, iscrivendo la figlia di 5 anni in un istituto pubblico, che lì le scuole funzionano in maniera molto diversa e che si dà importanza più alla socialità e al divertimento rispetto all'apprendimento delle materie scientifiche. La loro esperienza è personale, ma le critiche fatte al sistema scolastico locale aiutano a delineare due differenti prospettive. 

 

Il metodo educativo in Svezia: come funziona

«Quando a mia moglie è stato offerto il trasferimento in Svezia, ci è sembrato di aver vinto alla lotteria», dichiara il papà, che spiega come - specialmente nel primo periodo dell'emergenza Covid - molte famiglie fossero state contagiate da quest'idea della Scandinavia «come luogo utopico dove tutti erano felici, c'erano paesaggi naturali magnifici e scuole di prim'ordine». 

«Sognavamo di un posto dove i bambini potessero imparare seguendo il proprio ritmo», continua il padre, «senza preoccupazioni economiche ed esercitazioni per le sparatorie in classe». I genitori hanno deciso di iscrivere la propria bambina di 5 anni a un programma prescolastico, dato che la scuola vera e propria inizia a sei anni, in modo da potersi intanto integrare.

Dal punto di vista economico, non c'è stato alcun tipo di lamentela: il costo era estremamente ridotto, circa 100 euro mensili per una cura dei bambini a tempo pieno, inclusi i pasti.

Inoltre, in Svezia ci sono diversi aiuti per le famiglie, nel caso in cui non ci si possa permettere di pagare, in modo che tutti abbiano il supporto necessario. 

«Dato che volevamo integrarci anche noi, come cittadini, abbiamo iscritto nostra figlia in una scuola pubblica locale, anziché in un istituto privato internazionale», scrive il papà, «Abbiamo pensato che avrebbe finito per ripetere un po' di quello che aveva già imparato, ma considerando l'apprendimento di una nuova lingua rivedere argomenti già studiati poteva aiutarla in questo senso».

Le criticità della scuola svedese secondo i genitori

Poi, pian piano la delusione ha iniziato a farsi strada nei genitori: «La scuola svedese è famosa per i suoi ritmi lenti. Durante i primi anni si dà priorità alla socializzazione, al gioco. Ci preoccupava che nostra figlia potesse regredire e dimenticare la matematica e la scienza in cui eccelleva, ma abbiamo pensato che le cose sarebbero cambiate nei successivi due anni. Non è stato così»

A quanto racconta il papà, si dà priorità agli studi sociali, alla matematica basilare, si lascia che i bambini «cantino canzoni e imparino a identificare le piante» e pare che ciò abbia spinto la figlia a lamentarsi per l'assenza di sfide. Un altro problema, poi, è il ritmo: «Intere classi si fermano per assicurrarsi che tutti gli studenti fossero sulla stessa pagina, il che spiega il fatto che non si andasse oltre la matematica di base»

Alla fine, la decisione è stata drastica: «A 8 anni nostra figlia aveva memorizzato decine di canzoni pop svedesi, riusciva a identificare gli uccelli locali con un solo sguardo, recitava storie locali a memoria e ballava "Old Town Road" grazie alle ore spese nel dopo scuola a guardare video di Just Dance su Youtube, ma non sapeva fare semplici divisioni. Quando lo abbiamo detto agli insegnanti, la fredda risposta è stata "Qui le cose funzionano così". Alla fine, siamo tornati negli Stati Uniti». 


Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Dicembre 2023, 12:01
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