Ventenne psicolabile adescata in chat e costretta a prostituirsi: condannato un 49enne

Ventenne psicolabile adescata in chat e costretta a prostituirsi: condannato un 49enne

di Enrico Chillè
Aveva adescato una ventenne, fragile e psicolabile, su un'app per incontri. Il suo scopo, però, non era solo quello di fare sesso con lei, ma di ridurla in schiavitù e costringerla a prostituirsi per lui.

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Una storia agghiacciante, quella che arriva dal Galles: Peter Drury, 49enne residente a Neath, aveva allestito un vero e proprio giro di prostituzione in tutto il suo paese d'origine e in alcune città dell'Inghilterra meridionale. Diverse donne lavoravano per lui, indipendentemente dal loro consenso, e tra queste c'era anche una giovanissima, adescata su un sito di incontri. Sarebbe stata la ragazza, dopo lunghi mesi di umiliazioni e schiavitù, a decidere di denunciare tutto alla polizia.

Come riporta Wales Online, Peter Drury aveva alle proprie dipendenze diverse donne, tutte 'gestite' attraverso annunci su siti web specializzati. L'uomo divideva a metà i compensi con le sue 'dipendenti', ma secondo gli inquirenti molte ragazze si sarebbero prostituite contro la propria volontà. Come la giovane adescata su un sito di incontri, infatti, molte delle ragazze sarebbero state letteralmente manipolate dall'uomo, che una volta a processo ha ammesso di aver allestito un notevole giro di prostituzione dal 2013 al 2019.

Non tutte le vittime della tratta organizzata dall'uomo sono state identificate, come ha anche ammesso la polizia del Sussex. Dopo la condanna a 16 mesi dell'imputato, il detective Andy Roe, che ha condotto le indagini, ha dichiarato: «Non mi esprimo sulla pena, ma sono felice di aver assicurato alla giustizia questo sfruttatore. La condanna dimostra che, di fronte alle denunce delle donne, c'è una attenzione massima da parte delle autorità e per questo invitiamo a contattarci qualsiasi donna si trovi in una situazione di sfruttamento e schiavitù».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Gennaio 2020, 15:04
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