«Ho detto a mia sorella che se non indossa le mutande e sceglie un vestito succinto non la invito al mio matrimonio. Ho sbagliato?»

Gli utenti sembrano quasi tutti d'accordo su un punto fondamentale: al di là di cosa sia appropriato o meno a un matrimonio, è necessario rispettare le scelte della sposa

«Ho detto a mia sorella che se non indossa le mutande e sceglie un vestito succinto non la invito al mio matrimonio. Ho sbagliato?»

di Redazione Web

Una donna di 26 anni si ritrova, a malincuore, a dover dire a sua sorella che non è invitata al matrimonio a causa di alcune scelte di vestiario che, per la sposa, sono assolutamente inaccettabili.

La propria famiglia dovrebbe essere un punto fisso, specialmente nei momenti particolarmente importanti e nei giorni che si ricordano per tutta la vita. Il pensiero di rivedere le foto del proprio matrimonio anni dopo e non ritrovare il viso sorridente di una sorella, un fratello o un genitore al tuo fianco è causa di profondo sconforto e fa tornare alla mente discordie e litigi del passato, anche se successivamente risolti. 

In questo caso, la 26enne non sa bene come comportarsi: deve fare un passo indietro per avere sua sorella al matrimonio, oppure no?

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Il problema del vestito al matrimonio

«Ho 26 anni», esordisce la ragazza, «e mia sorella ha due anni più di me. Siamo state cresciute in una famiglia molto liberale e abbiamo sempre potuto indossare tutto ciò che volevamo. Mia sorella si è sempre vestita in maniera molto succinta ma non mi ha mai dato alcun fastidio perché ci ero abituata, dentro casa».

Il problema, dunque, non è il modo in cui si veste sua sorella, ma le sue preferenze riguardo un giorno ben preciso, ovvero quello del matrimonio: «Mi sono agitata perché mi sposo a febbraio del prossimo anno e mia sorella è anche damigella d'onore. Quando mi ha fatto vedere ciò che voleva indossare per la cerimonia sono rimasta a dir poco sorpresa, direi sotto choc».

Il vestito scelto non è il solo a causare agitazione alla ragazza: «Dal taglio del vestito si vede chiaramente che non indossa né il reggiseno né le mutande, senza contare che sia il petto che la schiena sono quasi completamente scoperti. Non mi sento a mio agio a sapere che sarà in mezzo ad altre persone, tra cui il mio fidanzato e la sua famiglia, "vestita" in quel modo». 

Tuttavia, i genitori delle due ragazze non sono affatto d'accordo con questo tipo di critiche: «I miei non ci vedono nulla di male in ciò che ha scelto mia sorella, ma io le ho detto che se non trova un vestito meno indecente, allora può fare a meno di presentarsi al matrimonio e sicuramente non sarà più damigella.

Secondo lei sono ingiusta perché non ho il diritto di dire ad altri cosa indossare, soprattutto perché ho lasciato che le damigelle scegliessero i propri vestiti, rispettando soltanto le mie indicazioni sui colori. Certo, mia sorella ha rispettato i colori ma è il taglio che non è appropriato. Ora né lei né i miei genitori mi parlano. Il mio fidanzato ha detto che non ha un'opinione particolare sulla questione e gli va bene ciò che decido io. Sono io la str***a?».

Gli utenti sembrano quasi tutti d'accordo su un punto fondamentale: al di là di cosa sia appropriato o meno a un matrimonio, è necessario rispettare le scelte della sposa (e dello sposo, nel caso in cui si esprima al riguardo). Qualcuno scrive: «Non mi sembra un sacrificio così assurdo per tua sorella rispettare le tue scelte e preferenze per un singolo giorno».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Ottobre 2023, 15:21
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