Si trasferisce per lavoro ma viene licenziata: «Mi sono appena laureata, gli stipendi sono ridicoli. Ora ho paura»

La sorpresa della ragazza è stata ancora maggiore dati i numerosi complimenti del suo capo: «Sei la persona più intelligente con cui io abbia mai lavorato»

Si trasferisce per lavoro ma viene licenziata: «Mi sono appena laureata, gli stipendi sono ridicoli. Ora ho paura»

di Hylia Rossi

Il mondo del lavoro non sembra essere particolarmente accogliente per i giovani e i neolaureati, specialmente se si tratta dei primi impieghi. In effetti, si sentono - e si leggono - spesso lamentele riguardo il modo di gestire il flusso di lavoro, il trattamento poco rispettoso a cui sono soggetti, l'impossibilità di equilibrare la propria vita privata con quella lavorativa e il problema degli stipendi troppo bassi che non permettono di costruirsi un futuro. 

È questo il caso di Brielle che, dopo aver finito gli studi, ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo del lavoro e, nonostante senta di aver fatto tutto ciò che le è stato richiesto nel modo migliore possibile, si è ritrovata a ridosso delle feste senza un impiego e con tante incertezze. 

Nella sua storia e nelle sue parole si sono riconosciuti in molti e ciò ha fatto scaturire una domanda: sono i lavoratori il problema, o è il mondo del lavoro?

 

La vicenda di Brielle

«Sono stat licenziata dal mio primo lavoro dopo la laurea», esordisce Brielle in un video pubblicato sul suo account TikTok, «Il lavoro che ho impiegato cinque mesi per trovare, per cui mi sono dovuta trasferire a New York, e in realtà non è stata colpa mia». 

Il problema, tuttavia, non è solo relativo al tempo impiegato a cercare la posizione o al fatto di aver dovuto farsi carico delle spese di un trasferimento, specialmente in una città costosa in cui i prezzi degli affitti, tra le altre cose, sono alle stelle. 

In effetti, Brielle lamenta più che altro il fatto di non aver avuto modo di imparare quasi nulla da quest'esperienza, nonostante lei abbia iniziato con le migliori intenzioni: «Si trattava di una startup e non avevano abbastanza carico di lavoro o la possibilità di formarmi come figura professionale.

Cioè, non ho fatto nulla di ciò per cui ero stata assunta, mentre io volevo davvero, davvero imparare».

Un futuro incerto

Dunque, la ragazza è stata lasciata un po' a se stessa. Come se non bastasse, la notizia del licenziamento, appena prima di Natale, è arrivato come un fulmine a ciel sereno, specialmente dopo aver ricevuto diversi complimenti: «Il capo mi ha detto che sono la persona più intelligente con cui abbia mai lavorato». Eppure...

Brielle ammette: «Voglio dire, avrei comunque voluto un lavoro con più responsabilità e che mi potesse dare qualcosa, ma mi ritroverò comunque a iniziare il nuovo anno senza niente, anche perché mandarmi via prima delle feste vuol dire che ci vorranno settimane prima che ricomincino a guardare i curricula».

Poi, dichiara di essere preoccupata per il suo futuro più prossimo: «Non posso proprio stare qui ad aspettare, ho bisogno di un lavoro adesso dato che lo stipendio che avevo non mi permetteva di mettere da parte nulla e bastava a malapena per pagare le spese».

Molti utenti hanno espresso la loro vicinanza per la situazione in cui si trova, e hanno raccontato di aver avuto esperienze molto simili e per niente positive, specialmente prima delle feste: «Non andare nel panico, sono stato licenziato tre volte l'anno scorso, mentre due anni fa proprio prima di Natale». Nessuno, tuttavia, sembra avere consigli concreti su come gestire queste situazioni così comuni. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Dicembre 2023, 11:59
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