LA GUERRA

Guerra Ucraina. Prigozhin accusa Mosca: «Bombardata la Wagner, ci vendicheremo». E il Cremlino apre un'inchiesta penale

Gli aggiornamenti sul conflitto tra Ucraina e Russia

Mosca avvia procedimento penale contro Prigozhin: incitamento rivolta armata

Le dichiarazioni del fondatore del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, sono alla base dell'apertura di un procedimento penale per incitamento alla rivolta armata. L'annuncio arriva dal Comitato nazionale antiterrorismo russo, che chiede a Prigozhin di cessare le azioni illegali. «Le accuse diffuse per conto di Yevgeny Prigozhin non hanno fondamento. In relazione a queste dichiarazioni, l'FSB ha aperto un procedimento penale per incitamento a rivolta armata. Chiediamo l'immediata cessazione delle azioni illegali», prosegue il Comitato nazionale antiterrorismo, citato dalla Tass. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha intanto fatto sapere che Vladimir Putin è stato informato della situazione intorno e che sono state adottate tutte le misure necessarie.

Prigozhin accusa Mosca: "Russia bombarda Wagner, ci vendicheremo"

Il leader del gruppo Wagner ha accusato la leadership militare di Mosca di aver ordinato attacchi sui suoi campi uccidendo un numero «enorme» di uomini. «Eravamo pronti a fare concessioni al ministero della Difesa, a consegnare le nostre armi», ha dichiarato Yevgeny Prigozhin in un messaggio audio rilasciato dai suoi portavoce. «Oggi, vedendo che non siamo stati annientati, hanno condotto attacchi missilistici contro i nostri campi». Prigozhin ha quindi annunciato che intende «fermare» i vertici militari di Mosca ed ha invitato i russi a non resistere alle sue forze. Immediata la smentita del ministero della Difesa russo: «Tutti i messaggi e i video diffusi sui social network per conto di Yevgeni Prigozhin sul presunto attacco del Ministero della Difesa russo ai campi di Wagner non corrispondono alla realtà e sono una provocazione informativa». Le Forze armate russe «continuano a svolgere missioni di combattimento sulla linea di contatto con le Forze armate ucraine nell'area dell'operazione militare speciale».

Mosca inserisce il giudice italiano della Cpi Aitala nella lista dei ricercati

La Russia ha inserito nel database delle persone ricercate del suo ministero dell'Interno Rosario Salvatore Aitala, il giudice italiano della Corte penale internazionale che ha emesso un mandato d'arresto per il presidente russo Vladimir Putin. Lo riporta l'agenzia Tass. «Rosario Salvatore Aitala è ricercato ai sensi di un articolo del codice penale», dice la voce del database, senza specificare le accuse a suo carico.

A maggio, il comitato investigativo russo ha presentato accuse contro il giudice ai sensi degli articoli del codice penale che prevedono la «detenzione illegale di una persona» e «il complotto per attaccare un funzionario governativo straniero che detiene lo status di persona protetta a livello internazionale». Il 17 marzo, la Cpi - la cui giurisdizione non è riconosciuta dalla Russia - ha emesso un mandato di arresto nei confronti del presidente Putin e della commissaria russa per i diritti dei bambini Maria Lvova-Belova con l'accusa di deportazione illegale di bambini ucraini. Il 20 marzo, il comitato investigativo russo ha aperto un procedimento penale contro il procuratore e i giudici della Cpi, compreso Aitala

Crosetto: "Prigozhin ha squarciato un velo di omertà"

Il capo della Wagner «ha aperto una ferita nella narrativa russa, ha squarciato un velo di omertà e di disinformazione»: lo ha detto il ministro della difesa Guido Crosetto alla stampa italiana dopo l'incontro con il suo omologo Lloyd Austin al Pentagono commentando le accuse di Yevgeny Prigozhin secondo cui il ministero della difesa russo ha ingannato sulle reali motivazione dell'invasione in Ucraina. «È un elemento di rottura in quello che finora sembrava un monolite russo», ha aggiunto.

Prigozhin: "L'esercito russo è una bolla d'aria scoppiata"

«Il secondo esercito mondiale» è una bolla d'aria scoppiata dopo l'invasione dell'Ucraina: è l'ennesimo attacco del fondatore del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, lanciato oggi in un'intervista video pubblicata sui social e riportata dal consigliere del ministero dell'Interno ucraino, Anton Gerashenko. Prigozhin, scrive Gerashenko sul suo canale Telegram, afferma di aver iniziato ad addestrare i suoi mercenari già alla fine di febbraio del 2022, perché il tanto propagandato «secondo esercito» del mondo stava subendo «vergognose sconfitte».

 

Mosca: armi date a Kiev già vendute da gruppi criminali

«Abbiamo già parlato di tale minaccia e del fatto che le armi occidentali fornite all' Ucraina vengono già vendute da vari gruppi criminali in Europa. Questo è inevitabile». Lo ha dichiarato il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitri Peskov, ripreso dalla Tass, commentando le parole del premier israeliano Benyamin Netanyahu secondo cui non meglio precisate armi anticarro di fabbricazione occidentale sarebbero state trovate ai «confini di Israele».

Botta e risposta tra Podolyak e Obama sulla Crimea

Barack Obama ha difeso la risposta che nel 2014 gli Stati Uniti e l'Europa diedero all'annessione della Crimea da parte della Russia, affermando che le circostanze erano diverse rispetto all'invasione dell'Ucraina. «L'Ucraina di quel periodo non è quella di oggi», ha detto l'ex presidente ieri sera in un'intervista con Christiane Amanpour alla Cnn. «C'è una ragione per cui all'epoca non ci fu un'invasione armata della Crimea: perché era piena di un sacco di persone che parlavano russo e che simpatizzavano con la Russia», ha sottolineato Obama. «Io e la cancelliera tedesca Angela Merkel abbiamo risposto a Putin con gli strumenti che avevamo», ha detto l'ex presidente ricordando che «molti Paesi europei non volevano imporre le sanzioni contro Mosca».

«Strano. E soprattutto perché? Se il signor Barack Obama dichiara pubblicamente che l'annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014... era legale e giustificata, allora non dovrebbe sorprendere che oggi ci sia un'aggressione russa su vasta scala in Europa e una grande guerra di aggressione che prende centinaia di migliaia di vite». È il commento scritto su Twitter da Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, alle affermazioni dell'ex presidente Usa Obama alla Cnn. «Il moderno regime autoritario russo (nazista) è uno sfacciato riflesso di una specifica politica occidentale prebellica. Forse è ora di iniziare ad ammettere errori invece di inventare nuove scuse?», aggiunge Podolyak.

Kiev: "Dobbiamo ancora utilizzato la nostra risorsa principale"

Il comandante delle forze di terra ucraine, generale Oleksandr Syrskyi, ha confermato per la prima volta che la forza principale della sua riserva offensiva deve ancora essere impegnata nella guerra contro la Russia dicendo: «Tutto deve ancora avvenire». Lo ha detto lo stesso Syrskyi in un'interivsta al Guardian da una base militare nell'est dell'Ucraina, sottolineando tuttavia le difficoltà dei combattimenti e che negli ultimi giorni Mosca ha lanciato sforzi offensivi. «La nostra forza principale non è stata ancora impegnata a combattere e ora stiamo sondando i punti deboli nelle difese nemiche. Tutto deve ancora avvenire».

Mosca aumento l'elenco dei sanzionati

La Russia ha annunciato di aver «notevolmente ampliato l'elenco dei rappresentanti delle istituzioni europee e degli Stati membri dell'Ue» a cui «è vietato entrare in territorio russo». Secondo Mosca, si tratta di una misura di risposta alle nuove sanzioni europee contro la Russia per la guerra in Ucraina. Lo riporta la Tass citando un comunicato del ministero degli Esteri russo.

Il consigliere ucraino Podolyak: "La controffensiva non è una serie di Netflix"

«La guerra reale non è un film di successo di Hollywood. La controffensiva non è una nuova stagione di una serie Netflix. Non bisogna aspettarsi azione e comprare popcorn». Scrive così su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell'Ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Le operazioni offensive delle Forze Armate ucraine continuano in varie aree - aggiunge - Il tempo è sempre importante, soprattutto in guerra». «Il tempo perso nel convincere i nostri partner a fornire le armi necessarie si vede nelle fortificazioni russe costruite in questo periodo, linee di difesa profonde e sistemi di campi minati - prosegue - Rompere oggi il fronte russo richiede un approccio ragionato ed equilibrato. La vita di un soldato è oggi per l'Ucraina il valore più importante». «Il comando militare si concentra su scienza militare e intelligence - conclude - non sui fan tra gli spalti».
 

 

Mosca: "Ampliato l'elenco dei rappresentanti europei sanzionati"

La Russia ha annunciato di aver «notevolmente ampliato l'elenco dei rappresentanti delle istituzioni europee e degli Stati membri dell'Ue» a cui «è vietato entrare in territorio russo». Secondo Mosca, si tratta di una misura di risposta alle nuove sanzioni europee contro la Russia per la guerra in Ucraina. Lo riporta la Tass citando un comunicato del ministero degli Esteri russo.

Militari ucraini: "Successi nel sud del Paese"

I militari ucraini parlano di «successi in due aree sul fronte sud» mentre in Ucraina prosegue il conflitto a causa dell'invasione russa. «Nelle direzioni di Novodanylivka-Robotyne e Mala Tokmachka-Novofedorivka, hanno ottenuto successo parziale», ha detto Andriy Kovalov, portavoce dello Stato Maggiore delle forze armate ucraine, citato dalla Cnn. Kovalov ha riferito di operazioni delle forze di Kiev nella direzione della città di Melitopol e del porto di Berdyansk, nel sudest dell'Ucraina.

Kiev: "Pronta task force in caso di attacco alla centrale di Zaporizhzhia"

L'Ucraina ha già iniziato a prepararsi ad un possibile tentativo russo di far saltare la centrale nucleare di Zaporizhzhia il cui rischio è stato denunciato ieri dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Da oggi sarà operativo un apposito quartier generale per gestire l'eventuale emergenza, ha annunciato in televisione il ministro dell'Interno, Ihor Klymenko, citato da Ukrainska Pravda. Nello sforzo saranno coinvolti ingegneri nucleari, i servizi di emergenza e uno staff medico. In caso d'incidente «saranno fornite linee guida e stabilite procedure», ha assicurato il ministro, riferendosi ad un intervento in un'area di 200 km attorno alla centrale occupata dai russi. Sono già disponibili equipaggiamenti per la misurazione delle radiazioni. Nei prossimi giorni vi saranno esercitazioni per la chiusura delle strade e il dispiegamento di postazioni mediche. Ai cittadini viene raccomandato, in caso di emergenza, di rimanere nei rifugi fino a nuovo avviso, oppure chiudersi in una stanza, senza ventilazione e aria condizionata, tappando ogni fessura. Secondo le previsioni, in caso di incidente provocato dai russi, la radioattività nell'aria dovrebbe calare dell'80% dopo un giorno. Si calcola che nell'area a rischio vivano 500mila persone. Chiunque vorrà lasciare l'area verrà evacuato. Ieri Zelensky ha avvertito del rischio che i russi compiano un atto terroristico nella centrale che provochi il rilascio di radiazioni. Il suo consigliere Mykhailo Pdolyak ha accusato Mosca di valutare un simile scenario per ostacolare la controffensiva ucraina e «creare una zona sanitaria grigia spopolata, fissata per i prossimi anni, come parte di uno statu quo territoriale senza cessate il fuoco».

Filorussi: "Un morto e un ferito a seguito del bomboardamento"

I separatisti filorussi hanno dichiarato che una persona è morta e un'altra sarebbe rimasta «seriamente ferita» in un bombardamento su una strada «a sette chilometri dal paesino di Novogorovka», nella regione ucraina di Zaporizhzhia, di cui accusano le forze armate di Kiev.

Lo riporta l'agenzia Interfax citando un portavoce dei servizi di emergenza nella zona occupata dalle truppe russe.

007 Kiev: "Mosca si sta preparando a condurre un possibile attacco di sabotaggio alla centrale nucleare di Zaporizhzhia"

«Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che, secondo l'intelligence ucraina, le forze russe si stanno preparando a condurre un possibile attacco di sabotaggio alla centrale nucleare di Zaporizhzhia». Lo scrive l'Institute for the Study of War (Isw), secondo cui »un incidente nucleare di origine russa allo Znpp rimane improbabile ma non impossibile. Inoltre, non sarebbe controllabile dalle forze di Mosca«. »Zelensky ha affermato che l'attacco pianificato rilascerà radiazioni dallo Znpp - proseguono gli analisti del think tank statunitense - e ha annunciato che i funzionari ucraini condivideranno ampiamente le loro informazioni sull'attacco pianificato con i partner e le organizzazioni internazionali nei prossimi giorni. Le forze russe non sarebbero in grado di controllare le conseguenze di un incidente radiologico intenzionale allo Znpp, che potrebbe avere un impatto maggiore sulle loro forze rispetto che su quelle ucraine«. »Un incidente nucleare intenzionale potrebbe anche lasciare molte aree dell' Ucraina meridionale occupata inabitabili e ingovernabili, degradando ulteriormente la capacità della Russia di cementare la sua occupazione dell' Ucraina meridionale, e la distruzione della centrale sarebbe un atto drastico. Le forze russe potrebbero segnalare che si stanno preparando a sabotare lo Znpp per dissuadere le forze ucraine dal condurre operazioni di controffensiva nell'area. Il Cremlino ha regolarmente utilizzato minacce di escalation nucleare e alla sicurezza dello Znpp nel tentativo di fare pressione sull' Ucraina affinché limiti le sue azioni militari e impedisca ulteriore assistenza di sicurezza occidentale all' Ucraina«

Pronto l'undicesimo pacchetto sanzioni dell'Ue: lotta all'aggiramento

L'undicesimo pacchetto di sanzioni dell'Ue nei confronti della Russia per la guerra in Ucraina è stato adottato formalmente dal Consiglio. Il pacchetto, che è stato discusso dagli Stati membri per circa un mese e mezzo, è centrato sul contrasto all'aggiramento delle misure restrittive già in vigore. Prevede anzitutto, spiega la Commissione, nuove misure in campo commerciale, tra cui un nuovo strumento antielusione, che dovrebbe consentirìe all'Ue di limitare la vendita, la fornitura, il trasferimento o l'esportazione di specifici beni e tecnologie oggetto di restrizioni verso determinati Paesi terzi, considerati a rischio continuo e particolarmente elevato di elusione. Si tratta, precisa la Commissione, di una misura «eccezionale» e «di ultima istanza». Viene esteso il divieto di transito per alcuni beni sensibili (tra cui determinate tecnologie avanzate e materiali aeronautici), esportati dall'Ue verso Paesi terzi, attraverso la Russia, cosa che dovrebbe ridurre il rischio di elusione. Vengono aggiunte 87 nuove entità all'elenco di quelle che sostengono direttamente il complesso militare e industriale della Russia nella guerra, soggette a restrizioni all'esportazione più severe per gli articoli a duplice uso, civile e militare, e per la tecnologia avanzata. A quelle russe e iraniane, già sanzionate, vengono incluse società registrate in Cina, Uzbekistan, Emirati Arabi Uniti, Siria e Armenia. Vengono limitate le esportazioni di altri 15 articoli tecnologici trovati sul campo di battaglia in Ucraina, o attrezzature necessarie a produrli. Vengono inasprite le restrizioni alle importazioni di prodotti siderurgici, richiedendo agli importatori di prodotti siderurgici sanzionati che sono stati lavorati in un Paese terzo di dimostrare che i semilavorati utilizzati non sono di provenienza russa. Viene introdotto poi il divieto di vendere, concedere in licenza, trasferire diritti di proprietà intellettuale e segreti commerciali utilizzati in connessione a merci soggette a restrizioni, per impedire che vengano fabbricate al di fuori dell'Ue. Viene esteso il divieto di esportazione di vetture di lusso a tutte le auto nuove e usate al di sopra di 1.900 cc di cilindrata, e a tutti i veicoli elettrici e ibridi. È previsto un divieto totale di commercio per alcuni tipi di componenti di macchinari. Nei trasporti, il pacchetto introduce il divieto totale per i camion con rimorchi e semirimorchi russi di trasportare merci nell'Ue. Viene vietato l'accesso ai porti dell'Ue alle navi che effettuano trasferimenti da nave a nave, sospettate di violare il divieto di importazione di petrolio russo o il price cap imposto dal G7. I porti dell'Ue sono off limits anche per le navi che non notificano alle autorità, con almeno 48 ore di anticipo, un trasferimento da nave a nave che si verifica all'interno della zona economica esclusiva di uno Stato membro o entro 12 miglia nautiche dalla linea di base della costa dello Stato membro. Vietato l'accesso ai porti dell'Ue anche alle navi che manipolano o disattivano il trasponder, mentre trasportano petrolio russo. In campo energetico, viene posta fine alla possibilità di importare petrolio russo tramite oleodotto per Germania e Polonia. Vengono inserite «deroghe rigorose e molto mirate» ai divieti di esportazione esistenti per consentire la manutenzione dell'oleodotto Cpc (Caspian Pipeline Consortium), che trasporta il petrolio kazako verso l'Ue attraverso la Russia. Viene estesa l'eccezione al prezzo massimo del petrolio Sakhalin per il Giappone, fino al 31 marzo 2024. Vengono anche 'listatè altre 100 persone ed entità aggiuntive, soggette a congelamento dei beni. L'elenco include alti funzionari militari, responsabili delle decisioni sulla guerra, persone coinvolte nella deportazione illegale di bambini ucraini in Russia, giudici che hanno preso decisioni politicamente motivate contro cittadini ucraini, persone che si sono rese responsabili del saccheggio del patrimonio culturale ucraino, uomini d'affari, propagandisti, nonché compagnie It russe che forniscono tecnologia e software all'intelligence russa, alle banche che operano nei territori occupati e alle entità che lavorano con le forze armate russe. Il pacchetto prevede poi una serie di chiarimenti e messe a punto tecniche relative alle misure già in vigore. Viene infine esteso il divieto di operare nell'Ue ad altri cinque canali tv

Zaporizhzhia, due morti in attacchi russi

Almeno due persone sono morte a causa di attacchi russi a Zaporizhzhia. Lo afferma stamani Yurii Malashko, capo dell'amministrazione militare della regione di Zaporizhzhia, citato dalla Cnn, che accusa i russi di aver condotto nelle ultime 24 ore 98 attacchi contro 24 insediamenti nella regione. Secondo il funzionario ucraino, le vittime sono un 55enne di Mala Tokmachka e un 70enne di Huljajpole, due località vicine alla linea del fronte sud dove le forze ucraine sono impegnate nella controffensiva per riprendere il controllo dei territori occupati dai russi.

007 Gb: "La Russia utilizza mammiferi marini addestrati"

«Dall'estate 2022, la marina russa ha investito in importanti miglioramenti per la sicurezza della base principale della flotta del Mar Nero a Sebastopoli. Nelle ultime settimane, molto probabilmente queste difese sono state aumentate anche con un numero maggiore di mammiferi marini addestrati». Lo scrive su Twitter l'intelligence britannica, riferendosi a «immagini che mostrano quasi il raddoppio dei recinti galleggianti per mammiferi nel porto che molto probabilmente contengono tursiopi». «Nelle acque artiche . prosegue il ministero della Difesa di Londra - la marina utilizza anche balene Beluga e foche. La Russia ha addestrato animali per una serie di missioni, ma quelli ospitati nel porto di Sebastopoli sono molto probabilmente destinati a contrastare i sommozzatori nemici».
 

 

 

Macron:"Se Putin mi chiama risponderò"

l presidente francese Emmanuel Macron «non vede ragioni per chiamare Mosca», ma «risponderà al telefono» se il presidente russo Vladimir Putin lo chiamerà. Lo ha dichiarato lo stesso Macron. «Certo che risponderò» se Putin chiamerà, ha detto venerdì Macron in un'intervista al canale televisivo France 24. «Se chiama per offrire qualcosa, risponderò, perché la Francia è sempre stata un paese cha fa da mediatore», ha aggiunto. Secondo Macron, «oggi la ripresa del dialogo è possibile solo se si rispetta il diritto internazionale, che assicura la possibilità di vivere in pace».

Obama e il retroscena sulla Crimea

Molti residenti di lingua russa in Crimea hanno sostenuto l'idea che la penisola si unisse alla Russia nel 2014, ha dichiarato l'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama alla CNN. «C'erano molti russofoni in Crimea e c'era una certa simpatia per le idee che la Russia rappresentava... anche nel parlamento ucraino c'erano alcuni sostenitori della Russia, e la politica all'interno dell'Ucraina era più complicata", ha detto il politico. Ha aggiunto che lui e l'ex cancelliere tedesco Angela Merkel hanno dovuto coinvolgere molti europei che si sono opposti e hanno chiesto di imporre sanzioni alla Russia. La Merkel ha fatto una dichiarazione altrettanto clamorosa in un'intervista a Zeit all'inizio di dicembre, descrivendo lo scopo degli accordi di Minsk come un tentativo di dare all'Ucraina il tempo di rafforzarsi. Secondo la Merkel, tutti avevano capito che il problema non era stato risolto e che il conflitto nel Paese era congelato. Eppure, nel 2014, la NATO non poteva fornire a Kiev la quantità di armi che ha ora. Vladimir Putin ha ammesso che la dichiarazione dell'ex cancelliere tedesco lo ha sorpreso. Il presidente ha sempre dato per scontato che le autorità tedesche si comportassero in modo sincero con la Russia. Nel marzo 2014 si è tenuto un referendum in cui il 96,77% degli elettori della Repubblica di Crimea e il 95,6% di quelli di Sebastopoli hanno votato a favore dell'adesione alla Russia.

Sale il bilancio delle vittime nella regione di Zaporizhzhia

Una persona è stata uccisa e un'altra è rimasta ferita in seguito a un attacco sul villaggio di Novohorivka nella regione di Zaporizhzhia nel sud dell'Ucraina, del quale le forze filorusse accusano le forze armate ucraine. Lo riporta l'agenzia di stampa Tass citando i servizi di emergenza russi. La Russia considera la zona di Zaporizhzhia colpita come proprio territorio.
 

 

Mosca: "Abbattuto drone al confine con l'Ucraina"

La difesa aerea russa ha abbattuto nella notte un drone in volo sulla città di Kursk, non molto lontana dal confine con l'Ucraina. Lo ha fatto sapere via Telegram il governatore della regione, Roman Starovoit, che non ha riferito di vittime o danni e ha «ringraziato i nostri militari per il loro lavoro».

L'esercito ucraino ha abbattuto 13 missili Cruise di matrice russa

Nella notte del 23 giugno, le forze di difesa aerea hanno distrutto tutti i 13 missili da crociera Kh-101/Kh-555 e un drone da riconoscimento, con cui gli invasori russi hanno attaccato il territorio dell'Ucraina. I lanci sono stati effettuati intorno a mezzanotte dal Mar Caspio da 4 bombardieri Tu-95ms.

 

Guerra Ucraina, le notizie del 23 giugno 2023. Nella notte del 23 giugno, le forze di difesa aerea ucraine hanno distrutto tutti i 13 missili da crociera Cruise e un drone da riconoscimento, con cui l'esercito russo ha attaccato il territorio dell'Ucraina. Nel frattempo, sul confine le milizie del Cremlino hanno abbattuto nella notte un drone in volo sulla città di Kursk, non molto lontana dal confine con l'Ucraina.
 

Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Giugno 2023, 23:06
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