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Sull'insegna si legge a chiare lettere e nello stesso stile 'Arbeit macht frei' (il lavoro rende liberi), il motto posto dai nazisti all'ingresso del campo di concentrament . 'Arbeit macht frei' era un'illusione falsa e cinica che le SS davano ai prigionieri del campo di Auschwitz. Quelle parole sono diventate uno dei simboli dell'odio umano. «È doloroso vedere quel simbolo usato in questo modo», ha affermato su Twitter il Memoriale di Auschwitz.
A "military" bar in a Finnish village of #Lappila.
— Auschwitz Memorial (@AuschwitzMuseum) November 12, 2019
"Arbeit macht frei" was a false, cynical illusion the SS gave to prisoners of the #Auschwitz camp. Those words became one of the icons of human hatred. It's painful to see the symbol misused this way. https://t.co/9d7aHlhPNJ pic.twitter.com/dbgH7Xjkzh
Inizialmente Auschwitz, in Polonia, serviva da centro di detenzione per prigionieri politici, ma in seguito divenne un campo di sterminio dove furono mandati ebrei e altri nemici percepiti del Terzo Reich. Il proprietario del Tankki Bar Juha Koskinen si è rifiutato di togliere il cartello. Ha dichiarato che se un cliente prova fastidio allora può «prendere la birra altrove».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Novembre 2019, 10:45
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