Avvelena la figlia di 18 mesi del suo ragazzo con batterie, viti e acetone. Il dolore della mamma: «Era la luce più grande della mia vita»

La 20enne arrestata aveva cercato su Google: bambini che bevono acetone, prodotti di bellezza velenosi, cosa succede se un bambino ingerisce un batterie o medicine

Avvelena la figlia di 18 mesi del suo ragazzo con batterie, viti e acetone. Il dolore della mamma: «Era la luce più grande della mia vita»

di Redazione Web

Iris aveva appena 18 mesi, un sorriso luminoso e una mamma e un papà che l'amavano con tutto il cuore. Eppure, quell'amore non l'ha salvata da Aleisia Lyanne Owens, la fidanzata 20enne del papà, che l'ha avvelenata e uccisa facendole ingerire diverse sostanze, batterie e viti.

Il 25 giugno dell'anno scorso, la piccola Iris è stata portata in ospedale, dove ha cercato di aggrapparsi alla vita per quattro giorni, prima di lasciarsi andare. Ora, Aleisia deve affrontare tre capi d'accusa per omicidio, cinque per aggressione aggravata e una per aver messo a rischio il benessere dei bambini, secondo quanto riporta il DailyMail

 

Le indagini e l'arresto 

Durante le indagini, la polizia di New Castle ha scoperto che Aleisia Lyanne Owens si era dedicata ad approfondite ricerche online sulle sostanze potenzialmente dannose per i bambini. L'autopsia della piccola Iris ha rilevato tracce di acetone nel sangue, il che ha causato il fallimento degli organi e la sua successiva morte. 

L'acetone è una sostanza facilmente reperibile dato il suo utilizzo per rimuovere lo smalto per le unghie e alcune vernici. Il dipartimento di polizia ha rivelato, inoltre, che nei mesi precedenti il delitto, Iris aveva ingerito diverse "perle d'acqua", delle batterie circolari e delle viti di metallo, i vari oggetti ritrovati nel suo sistema digerente e nei pannolini. 

Le ricerche di Aleisia su Google includevano frasi quali: bambini che bevono acetone, prodotti di bellezza velenosi, dove comprare perle d'acqua, cosa succede se un bambino ingerisce un batterie o medicine.

Il nonno della piccola ha dichiarato: «Siamo felici dell'arresto, ma si tratta solo del primo passo, sarà un lungo processo». La mamma, Emily, ha condiviso un commovente tributo per il suo «dolce raggio di sole», uno dei tanti dopo la morte di Iris.

La piccola viveva con la mamma e i genitori di lei, dopo la separazione dal papà, che non si è ancora espresso pubblicamente sui social. 

Al riguardo, la polizia ha dichiarato di non aver arrestato il papà poiché «al momento non c'è alcuna prova che colleghi lui o chiunque altro alla morte di Iris». Poi, ha aggiunto: «Nel corso delle indagini non c'era nulla che dimostrasse che lui fosse a conoscenza o coinvolto in ciò che è accaduto alla bambina. È stato interrogato più volte e si è sempre dimostrato collaborativo».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Gennaio 2024, 16:13
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