Bankitalia, Visco: «Il destino dell'Italia è quello dell'Europa. Uscire dalla crisi? Sta in noi»
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«Non sono le regole europee il nostro vincolo, è la logica economica». Lo dice il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, spiegando che «a essa e strettamente connesso l'obbligo, che tutti abbiamo, di non compromettere il futuro delle prossime generazioni: accrescere il debito vuol dire accollare loro quello che oggi non si vuol pagare».
«Non sarebbe saggio ignorare le compatibilità finanziarie» perché «è a tutti evidente la delicatezza e la straordinarietà del momento che stiamo vivendo». Lo dice il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, nelle considerazioni finali, ricordando che il rispetto degli equilibri finanziari serve «non per rigidità a livello europeo o minacce speculative, ma perché le nostre azioni, i nostri programmi forniscono i segnali che orientano l'allocazione delle risorse a livello nazionale e globale».
«Per ridurre il debito non vi sono scorciatoie». È l'altolà del governatore: «se venisse "messo a repentaglio" il valore dei loro risparmi, i risparmiatori «reagirebbero fuggendo, cercando altrove riparo. E gli investitori stranieri sarebbero più rapidi».
Alla fine Visco rispetto al futuro e alla possibilità di uscire dalal crisi ha citato una frase dei precedenti governatori: «Sta in noi». Ed è scattato un lungo applauso senza precedenti per le assembleee svoltesi a Palazzo Koch.
Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Maggio 2018, 16:53
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