Marco Patricelli, vince il premio "Testimone della storia" in Polonia

Marco Patricelli, vince il premio "Testimone della storia" in Polonia

Prestigioso riconoscimento culturale per Marco Patricelli, giornalista, storico, saggista, unico italiano tra i sei premiati a livello internazionale per l'attività di ricerca e divulgazione della storia polacca del Novecento e della contemporaneità.

A Patricelli, pescarese d’origine, per anni caposervizio del quotidiano “Il Tempo”, è stato assegnato il premio "Testimone della storia di Varsavia" dall’Istituto nazionale per la memoria dopo che una qualificata commissione ha valutato i lavori dell'ultimo biennio. Patricelli vanta peraltro una consolidata esperienza bibliografica sulla storia della Polonia. Suoi infatti i saggi tradotti in diverse lingue: “Il volontario” (edito in Italia da Laterza), prima biografia in Europa del capitano Witold Pilecki che si fece rinchiudere ad Auschwitz per testimoniare al mondo ciò che accadeva nel lager nazista, “Morire per Danzica” (Edizioni Bellona) che ripercorre la crisi del 1939 sfociata nel secondo conflitto mondiale, e numerosi e apprezzati contributi sul secondo Corpo d'Armata del generale Anders in cui militava la formazione irregolare italiana della Brigata Maiella di cui è stato da poco pubblicato un volume da Rusconi. Marco Patricelli ha ricevuto il premio nei giorni scorsi nella splendida cornice del Museo Reale di Varsavia, residenza estiva del re polacco Stanislao Augusto. Poco prima dell’inizio della cerimonia l'autore è stato ricevuto in privato dal ministro polacco dell'Istruzione e Scienza, Przemyslaw Czarnek.
   

“Ricevere un premio è sempre un onore - ha detto Patricelli durante il suo intervento - Riceverlo da duemila chilometri di distanza è poi qualcosa di straordinario e di unico. È un riconoscimento al mio lavoro, al mio impegno e all'amore che ho per la Polonia e per il suo popolo.

Una passione nata in Conservatorio, quando suonavo Chopin, Szymanowski, Wieniawski, Paderewski, Lutoslawski, o studiavo le partiture di Penderecki, ed è proseguita all'università quando mi sono laureato con una tesi sulla politica estera polacca tra le due guerre. La Polonia è stata ed è al centro dei miei interessi. Con questo premio - ha concluso rivolgendosi ai presenti - ho un motivo in più per essere orgoglioso del legame speciale con voi e la vostra storia. È un onore e un impegno. Spero di esserne degno”. Patricelli è già benemerito di Polonia e decorato dal Presidente della Repubblica della Croce di ufficiale per meriti culturali.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Novembre 2021, 18:36
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