Già prima che il granaio d'Europa bruciasse, il numero di persone che nel mondo soffrono la fame ha raggiunto una quota record: quasi 200 milioni. In soli 12 mesi, rispetto al 2020, 40 milioni di persone in più. Crisi che il conflitto in Ucraina aggraverà con «effetti devastanti». Ci sono Paesi già in grave crisi alimentare che hanno ricevuto la totalità delle loro importazioni di grano nel 2021 sia dalla Russia che dall'Ucraina, come Somalia (oltre il 90%), Repubblica Democratica del Congo (oltre l'80%) e Madagascar (oltre il 70%).
A lanciare l'allarme è il Rapporto annuale del Network globale contro le crisi alimentari, che vede schierati Onu con il programma alimentare, Unione Europea, Fao e altre agenzie governative e non. Secondo il Rapporto, lo scorso anno l'emergenza fame ha colpito 193 milioni di persone in 53 Paesi, contro i 155 milioni in 55 Paesi del 2020.
Preoccupanti - evidenzia il Rapporto - gli scenari futuri determinati dalla guerra. I Paesi che già affrontano alti livelli di fame, «sono particolarmente vulnerabili a causa della loro dipendenza dalle importazioni di prodotti alimentari e agricoli dall'Europa orientale.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Maggio 2022, 07:31
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