La dieta mediterranea riduce il rischio di demenza senile: lo dice la scienza

La ricerca inglese si è basata su un campione di quasi 60.300 persone. Rischi di demenza quasi dimezzati

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di Redazione web

La dieta mediterranea, modello nutrizionale tipico di alcuni territori dell'Europa meridionale, aiuterebbe a dimezzare quasi di un quarto il rischio di contrarre la demenza: questa la tesi sostenuta da uno studio condotto in Gran Bretagna.

Questa dieta, basata principalmente sul maggior consumo di proteine vegetali rispetto a quelle animali e sulla riduzione dei grassi saturi, sembrerebbe in grado di contribuire notevolmente a ridurre il rischio di contrarre la demenza, specialmente nelle persone di mezz'età.

La demenza senile è una malattia terribilmente invalidante e, purtroppo, non c'è ancora una cura definitiva.

Come riporta il Daily Mail, la ricerca si è basata su un campione di quasi 60.300 persone over 40, che si sono sottoposte alle domande degli scienziati.

In cosa consiste la dieta mediterranea

La dieta mediterranea rappresenta un patrimonio storico e culturale di grande rilievo e si propone come simbolo di una cucina la cui semplicità, fantasia e sapori sono apprezzati in tutto il mondo.

Il termine “dieta mediterranea” indica un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari diffusi principalmente in alcuni paesi del bacino mediterraneo, ed è da ciò che deriva il nome, ispirato alle abitudini alimentari di Spagna, Italia e Grecia negli anni '50 e '60.

I piatti tipici della dieta mediterranea rappresentano, dunque, un'eccellenza gastronomica e nutrizionale di primo piano.

Secondo i dettami di questa dieta, un pasto equilibrato deve comprendere carboidrati, proteine e grassi. I condimenti privilegiati sono le spezie e le erbe aromatiche, che non aggiungono né grassi né calorie, ma donano sapore. C'è una sola eccezione: l’olio extravergine d’oliva, sempre nelle giuste misure.

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La ricerca

Lo studio, condotto dall'Università di Belfast e da quella di Newcastle, ha analizzato le abitudini alimentari di un campione di quasi sessantamila persone di mezza età, che hanno risposto alle domande dei ricercatori.

Le risposte, poi, sono state messe a confronto in base alle similitudini riscontrabili con i parametri della classica dieta mediterranea.

Le ricerche avrebbero dimostrato, quindi, che la dieta mediterranea aiuterebbe a ridurre l'infiammazione del corpo e del cervello, causa probabile di demenza.

Queste le parole della dottoressa Claire McEvoy, responsabile del progetto: «Molte persone ignorano che una dieta sana può prevenire problemi mnemonici e cognitivi durante il corso della vita. Questo studio dimostra che mangiare più frutta, più verdura, più pesce e meno carne rossa e zucchero, può ridurre il rischio di contrarre la demenza in futuro. Al momento ci sono oltre 900.000 persone affette da demenza in Gran Bretagna, senza cure disponibili, quindi prevenire questa malattia è un obiettivo molto importante».

La ricerca ha tenuto conto di fattori quali l'età, i ritmi di sonno e gli stili di vita, altre possibili cause di demenza. Ma i risultati, a quanto pare, sono chiari: le persone che seguono un'alimentazione tipicamente mediterranea corrono un rischio minore di contrarre la demenza, anche in presenza di rischi genetici maggiori rispetto ad altri.


Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Ottobre 2023, 16:20
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