Nancy Brilli su Leggo: «Il marito puntualizzatore»

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Vincenzo puntualizza. Sempre. Ovunque. Con chiunque. Sua moglie, lo subisce passivamente da anni. Caspita, come le va, mi chiedo. Infatti non le va più. Manco per un altro minuto, dice. Per il primo periodo non se ne era accorta, perché il puntualizzatore pare sia stato viscido, opalino, non chiarissimo, poi si è espresso all’improvviso configurandosi per quel che è. Uno scassacavoli. La prima volta se la ricorda, erano da amici, e Vincenzo le comandò (addirittura? Pare di si) di narrare di quando erano stati alle Maldive. La povera, accondiscendente, aveva iniziato a raccontare, ma quello, dopo le prime sei parole, paf! La blocca e la corregge. Non era il tale albergo era il talaltro. Si caro. Prosegue nella storia e rieccotelo. Erano le sette, no erano le sette e cinque. Il mare era azzurro, macché era verdacqua, si caro, e con nuances iridate. Caro, sì. Tutto così e per tutto il tempo fino ad oggi. Mi dici che non lo vuoi neanche un minuto in più? La domanda è perché tutti ‘sti sì caro. Ah, poredonne, che ci mettete tanto. Uno così molesto va, o zittito subito, o mollato. Lui è questo, sei tu che te lo sei tenuto. Puntualizziamo.
Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Maggio 2023, 07:43
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