Giorgia Meloni, l'arrivo a Dubai alla Cop28 per discutere del cambiamento climatico

Le polemiche sono iniziate ancor prima della conferenza dato che avrò luogo in un paese dell'OPEC e sarà presieduta dall'amministratore delegato di una compagnia petrolifera, Sultan Al Jaber

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In occasione della Cop28, vale a dire la ventottesima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata all'Expo City di Dubai ed è stata accolta dal presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyanm, e dal segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. 

Presto avrà inizio la cerimonia del "World Climate Action Summit", vale a dire il segmento di alto livello della Cop28. 

 

Il cambiamento climatico discusso a Dubai

L'emergenza climatica sta raggiungendo livelli senza precedenti e i leader del mondo sono pronti a riunirsi per la ventottesima volta per trovare soluzioni efficaci di fronte al problema sempre crescente. 

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, arrivata anche lei a Dubai per la Cop28, scrive: «Il cambiamento climatico e la sfida del nostro secolo.

Le nostre ambizioni devono essere all’altezza di questa sfida».

Gli sforzi dell’Ue saranno incentrati sulle «tappe fondamentali» per le emissioni globali: «Il raggiungimento del picco delle emissioni globali entro il 2025, l’eliminazione graduale dei combustibili fossili, gli obiettivi al 2030 per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica», ha messo in chiaro von der Leyen.

Certo è che le polemiche sono iniziate ancor prima della conferenza dato che avrò luogo in un paese dell'OPEC e sarà presieduta dall'amministratore delegato di una compagnia petrolifera, Sultan Al Jaber, che in un'intervista al Corriere della Sera afferma: «Non possiamo semplicemente spegnere il sistema energetico odierno mentre costruiamo quello di domani: altrimenti, rischiamo di bloccare il progresso socio-economico e minare il sostegno per una ambiziosa azione sul clima».

Poi, aggiunge: «Dobbiamo costruire una risposta alla crisi climatica che non lasci indietro nessuno: 750 milioni di persone non hanno accesso all'elettricità e la popolazione globale crescerà di 500 milioni entro il 2030. Dobbiamo venire incontro a questa domanda nella maniera più sostenibile e allo stesso tempo assicurare la sicurezza energetica, l'accessibilità e la convenienza».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Dicembre 2023, 10:12
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