Il rapporto delle Nazioni Unite è allarmante: il nostro pianeta sta precipitando verso un aumento delle temperature ben oltre i limiti stabiliti dall'Accordo di Parigi. E a pochi giorni dall'inizio della COP28 a Dubai, le prospettive delineate evidenziano una direzione preoccupante per il nostro futuro climatico. Secondo il documento dell'UNEP, il mondo si sta avvicinando a un incremento termico compreso tra 2,5 e 2,9 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali. Questo supererebbe notevolmente la soglia critica stabilita a livello internazionale per il cambiamento climatico.
Se continuiamo con le attuali politiche di mitigazione, il riscaldamento globale potrà essere contenuto solo a 3°C entro questo secolo. Solo con l'attuazione completa degli sforzi indicati nei Nationally Determined Contributions (NDC) potremmo sperare di limitare l'aumento della temperatura a 2,9°C.
Gli NDC, se pienamente realizzati, porterebbero a temperature non superiori a 2,5°C rispetto ai livelli preindustriali, ma con una probabilità del 66%, sempre secondo il rapporto.
Le prospettive sono allarmanti: se le temperature dovessero aumentare di quasi 3 gradi entro la fine del secolo, le conseguenze sarebbero catastrofiche. Ogni frazione di grado oltre l'1,5°C mette a rischio una vasta popolazione, rendendola vulnerabile a eventi meteorologici estremi e aumentando la probabilità di superare punti di non ritorno per il nostro pianeta, come il collasso delle calotte polari e la devastazione delle barriere coralline.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Novembre 2023, 11:04
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