Persiste sull' Etna, dopo la fine dell'attività parossistica avvenuta la notte scorsa, una debole e discontinua attività esplosiva intracraterica che produce una debole emissione di cenere, dispersa nell'atmosfera nel settore Nord Occidentale del vulcano. Lo rende noto l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo. Il flusso lavico dal Cratere di Sud-Est appare non più alimentato ed in raffreddamento. Il fronte ha raggiunto una quota stimata a circa 2.850 metri sul livello del mare, ad Ovest di Monte Frumento Supino. Dalla breccia presente sul fianco meridionale del Cratere di Sud Est, dalla quale ha avuto origine la notte scorsa un flusso piroclastico, si osservano tuttora piccoli crolli di materiale instabile, con conseguenti piccole emissioni di cenere. Sono state segnalate ricadute di materiale piroclastico prodotto dall'attività parossistica sui centri abitati a Nord Ovest dell'edificio vulcanico (in particolare a Maletto) e fino alla costa tirrenica della Sicilia, a Sant'Agata di Militello e Capo d'Orlando, nel Messinese.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Febbraio 2022, 11:51
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