"Le Parole del Futuro", all'Ara Pacis il dibattito con gli esperti di innovazione

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di Paolo Travisi
Il futuro è già oggi. Le nuove tecnologie impongono un'attenzione costante al cambiamento. La loro velocità di applicazione promette continue rivoluzioni. A livello economico, sociale e politico, su scala globale. Le Parole del Futuro, evento organizzato da Il Messaggero all'Ara Pacis di Roma, si pone l’obiettivo di analizzare, attraverso il dibattito con esperti di innovazione, quali cambiamenti produrranno le nuove tecnologie.

Ad aprire la giornata di incontri, Virman Cusenza, direttore de Il Messaggero. “Iniziamo i festeggiamenti per i 140 anni del giornale parlando di innovazione, ma seguiranno altri eventi nel corso dell’anno. Parleremo di teoria e pratica, di nuovi concetti come big data ed internet delle cose, che al lettore possono sembrare degli slogan, ma che avranno un impatto su ognuno di noi. Come abbiamo visto questi giorni con Marc Zuckerberg davanti ai senatori, dovremmo confrontarci con i confini etici della tecnologia, con opportunità e limiti per non ledere la libertà personale. Tutti questi nuovi concetti avranno un ruolo in tutti i settori della società, compresa l’informazione”.

Sul palco dell’Ara Pacis arriva Geoff Mulgan, amministratore delegato di Nesta, fondazione inglese che promuove l'innovazione in ogni settore e supporta la ricerca. Secondo Mulgan, uno dei maggiori esperti mondiali di innovazione e teorico del “pensiero collettivo”, “ le domande che ci pone il futuro sono molte. Come combineremo l’intelligenza artificiale a quella umana, è una delle principali questioni” ma anche un rischio, come il caso di Facebook di questi giorni, per questo sottolinea Mulgan “in Gran Bretagna stiamo lavorando per regolamentare l’uso dei dati. Città, imprese, università, famiglie saranno connesse nel futuro. Combinazione e connettività saranno le prerogative delle prossime generazioni. Come mettiamo insieme, dati, creatività, analisi, previsioni? Google Maps è un esempio di intelligenza artificiale e collettiva che ci offre la visione con cui dovremmo confrontarci nei prossimi decenni. Abbiamo molte potenzialità da esplorare, io sono ottimista per il futuro ma solo se attraverseremo ogni possibilità legata alla combinazione di intelligenze”.

Nel secondo intervento del panel, Mario Di Mauro, Chief Strategy, Innovation and Quality TIM, introduce uno dei temi più spinosi: la sicurezza dei dati. “Oggi non bastano le scuse davanti al Senato, per questo il prossimo decennio dovrà fondarsi sulla collaborazione tra i tanti attori. L’arrivo del 5G, darà nuovo valore al mondo delle telecomunicazioni, aumenterà il pil del paese, si creeranno nuovi lavori e le smart cities miglioreranno la qualità della vita. Le tecnologie digitali già oggi hanno un impatto positivo nella percezione di felicità, stando alla classifica di world happiness. Recuperiamo le posizioni come città, imprese, cittadini e la nostra felicità”. “La rivoluzione tecnologica ha stravolto anche l’assetto del pensiero” sottolinea nel suo discorso Alessandro Toscano, Prorettore per l’innovazione Università Roma Tre, “il dinamismo ha infranto la speranza dell’uomo di poter sistematizzare col pensiero tutta la realtà. La velocità del cambiamento ha subito un’accelerazione, frutto della ricerca che vede alleati università ed imprese. Per Roberto Saracino, Senior Vice President CTO Lottomatica, “è fondamentale il rapporto personalizzato col cliente. L’analisi dei dati, oggi è in tempo reale, mentre s’interfaccia con noi, nello stesso tempo possiamo fargli una proposta quasi in maniera predittiva. Ovviamente stiamo già investendo nella sicurezza dei dati, per evitare il caso Facebook. Alessandro Lanza, Cda di Enea, evidenzia l’importanza dei numeri nel campo della ricerca ambientale ed energetica in cui opera Enea “nell’ottica della riduzione dei consumi individuali, grazie alla disponibilità dei dati a disposizione degli stessi consumatori. Dall’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano, Valeria Portale sposta la riflessione sui nuovi metodi di pagamento. “Il digitale porta efficienza e trasparenza, ma l’Italia nei pagamenti digitali è 24° a livello europeo. Danimarca, Svezia e Finlandia sono ai primi tre posti. Gli italiani amano ancora il contante, ma sono affascinati da queste nuove opportunità per il cambiamento. Domani potremmo pagare con l’iride e qualsiasi device”.

Aggiunge Marco Siracusano, Dir. Pagamenti Mobile e Digital Poste, “Innovazione significa velocità.
Molti nostri clienti, sono 34 milioni, sembrano lontani dalla digitalizzazione, ma grazie alla semplificazione di app e tablet, si stanno avvicinando al mondo digitale. La tecnologia inoltre, avrà un impatto significativo anche in campo medico e farmaceutico, sia nella diagnosi che nelle terapie. “La medicina sta diventando di precisione ”’ammette Andrea Ardizzoni, professore di oncologia all’università di Bologna, “legata a dati oggettivi, biologici e molecolari. Grazie a queste evoluzioni siamo in grado di prevedere cosa accadrà, anche nel successo di un terapia. La sfida su cui lavorare è interpretare il mutamento a lungo termine di una malattia, come il tumore”. “Noi stiamo sviluppando una tecnologia per pescare cellule malate dal sangue” sostiene Nicolò Manaresi, Fondatore e CSO di Menarini Silicon Biosystems “isolarle, fare l’analisi genetica e trovare la cura adeguata”. Come teorizza Geoff Mulgan a proposito dell’intelligenza collettiva, la collaborazione tra medicina e farmaceutica in campo oncologico è uno degli esempi per i quali essere fiduciosi nel futuro.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Aprile 2018, 20:05
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