Il caso e' arrivato ora in appello e il dibattito e' sul Quarto Emendamento, quello che difende i cittadini da ingiuste perquisizioni, arresti e confische irragionevoli. I legali di Facebook si impegnano a combattere in appello perché preoccupati per l'ampiezza della richiesta ("è l'equivalente digitale di una richiesta di sequestrare in un colpo solo ogni cosa non in una ma in quasi quattrocento case") e per la decisione del giudice di non consentire a Facebook di contrastare o bloccare la richiesta stessa.
Ultimo aggiornamento: Sabato 28 Giugno 2014, 09:13
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