The Evil Within, la rivoluzione dell'horror
creata dal padre di Resident Evil

The Evil Within, la rivoluzione dell'horror ​creata dal padre di Resident Evil

di Gabriele Niola
La parola evil non può mancare nelle creazioni di Shinji Mikami, diventato una star nel mondo del videogame design grazie al grande successo di Resident Evil e ora arrivato nei negozi italiani con un titolo nuovo dotato di tutti gli elementi che gli sono cari.





The evil within, giocabile su pc e console di vecchia e nuova generazione, rispolvera l'idea di survival horror aggiornando il gameplay. La visuale è in terza persona e la maniera in cui il protagonista si muove e interagisce con l'ambiente ricorda Last of us, in più i nemici (dei simil-zombi di diversa potenza) non sono sempre da sconfiggere. La dinamica del gioco infatti incoraggia più la fuga che il confronto, viste le poche munizioni, le poche armi e la forza degli avversari. È quindi un videogame di sopravvivenza e strategia nel quale un poliziotto si trova in una realtà che non comprende e di cui deve ricostruire il senso cercando di non farsi ammazzare.



La prima cosa che balza agli occhi in The evil within è l'illuminazione più raffinata del solito. Da lì viene un senso di paura non comune che si sposa bene con il design delle mappe: luoghi stretti, angusti e orrendi, praticamente mai grandi spazi aperti. C'è insomma poco da fare in The evil within se non scappare, nascondersi e occasionalmente sparare in ambienti che appartengono alla categoria “vecchi manicomi pieni di sangue”.



Le consuete armi da migliorare lungo il gioco introducono inoltre un livello di complessità piacevole. Non si può avere tutto, occorre scegliere se avere più munizioni o fucili più pesanti e poter anche correre velocemente, di fatto mettendo il giocatore di fronte alle responsabilità delle proprie scelte nella maniera in cui poi dovrà muoversi.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Novembre 2014, 09:52
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