Facebook non espelle chi nega l'Olocausto, Zuckerberg: «Non va vietato»

Zuckerberg sull'Olocausto: «Facebook non punisce chi lo nega»

di Simone Pierini
Bufera sul social. Negare l'Olocausto è «profondamente offensivo» ma questo tipo di contenuti non va vietato da Facebook. Lo afferma l'amministratore delegato del social network, Mark Zuckerberg, spiegando che Facebook rimuove contenuti se si traducono in danni reali, fisici o in attacchi a individui.

Liliana Segre, standing ovation al Senato

Crostone dedicato a Hitler: panino choc in un pub di Napoli​



Abu Mazen: «Ebrei causa della Shoah per il loro comportamento»

ZUCKERBERG GAFFE SULL'OLOCAUSTO

La polemica è immediata. L'Anti-Defamation League ritiene che Facebook abbia «l'obbligo morale e etico» di non consentire alla gente di disseminare idee sulla negazione dell'Olocausto sulla sua piattaforma. Di fronte all'ondata di critiche per l'intervista a Recode, Zuckerberg è costretto a chiarire: «C'è una cosa su cui voglio essere chiaro. Ritengo la negazione dell'Olocausto profondamente offensiva, e non volevo assolutamente difendere le persone che lo negano» chiarisce. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Luglio 2018, 11:15
© RIPRODUZIONE RISERVATA