Morto Zamparini, Pietro Grasso rivela: «Cacciato dal Palermo anche attraverso la magistratura»

La rivelazione dell'ex procuratore nazionale Antimafia, tifoso rosanero

Morto Zamparini, Pietro Grasso rivela: «Cacciato dal Palermo anche attraverso la magistratura»

Pietro Grasso, ex procuratore nazionale Antimafia e ora senatore, ricorda Maurizio Zamparini, l'ex presidente di Venezia e Palermo, scomparso ieri a 80 anni. E lo fa anche con rivelazioni sconvolgenti.

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«Secondo me era diventato un obiettivo di chi aveva deciso che dovesse lasciare Palermo. L'obiettivo è stato raggiunto anche attraverso l'azione della magistratura. Un'azione che io posso capire, ma che credo abbia risentito dell'atmosfera che si respirava in città e che era portatrice della volontà di fargli lasciare il club», ha spiegato Pietro Grasso a La Repubblica.

Tifoso rosanero e conoscente di Maurizio Zamparini, l'ex magistrato ed ex presidente del Senato ha commentato così le inchieste giudiziarie della Procura di Palermo sull'allora presidente del club.Pietro Grasso ha ricordato anche lo scontro che ebbe con Zamparini a proposito di una frase pronunciata nel 2015 dall'allora patron del Palermo alla vigila dell'anniversario della strage di Capaci, quando in un incontro all'università disse che a volte gli sembrava che la mafia fosse stata inventata «per dare uno stipendio a quelli dell'antimafia», battuta che in passato aveva fatto «in maniera scherzosa - spiegò Zamparini - all'amico Piero Grasso, quando era ancora a capo della procura antimafia».

In quell'occasione, spiega Grasso nell'intervista, «non potevo certo essere d'accordo con lui. La mia vita e il mio impegno professionale sono la testimonianza che si sbagliava. Tanto è vero che la domenica successiva fece entrare Dybala in campo con una T-shirt contro la mafia».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Febbraio 2022, 12:28

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