Nato come Sor Claudio, diventato Sir Ranieri. L’allenatore dei miracoli compie 70 anni di cui oltre 50 passati nel mondo del calcio. Li festeggerà con l’inseparabile moglie Rossana. Non nella sua Testaccio e nemmeno nell’amata Londra. Ma a Watford dove ha deciso di scrivere un altro capitolo della sua incredibile storia. Il più eclatante è ancora narrato in ogni angolo di Inghilterra. Nel 2016, infatti, vince uno scudetto da pazzi con il Leicester in quella Premier League dominata da sceicchi e miliardari russi. L’apice della carriera di Ranieri.
Claudio si è trovato a interpretare il ruolo da protagonista di una storia fiabesca, il brutto anatroccolo del calcio trasformatosi per magia in uno splendido cigno. Ma nulla è accaduto per caso. Ranieri, infatti, aveva già vissuto altre fiabe meno patinate. Il fatto di aver portato il Cagliari in Uefa, di aver sfiorato lo scudetto con la sua Roma nel 2010, di essersi seduto sulle panchine di Chelsea, Monaco, Valencia, Juve, Inter e Fiorentina. L’aver allenato Totti, Vardy, Careca, Batistuta, Lampard, Del Piero, Zanetti e Francescoli. Tutti i tifosi lo hanno amato, in modo trasversale, viscerale nel caso di Roma dove la Sud lo ha emozionato fino alle lacrime quando decise di prendere una squadra frantumata dalla gestione Pallotta. Una persona perbene Ranieri, un allenatore preparato e un ex leader pure da calciatore. Soprattutto nel Catanzaro dove era capitano di un’altra squadra dei miracoli.
Pochi giorni fa Klopp incontrandolo si è tolto il cappello e negli anni anche nemici storici come Mourinho si sono arresi di fronte al suo stile.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Ottobre 2021, 09:15
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