Plusvalenze, la procura della Federcalcio: «Riapriamo il processo per Juventus e le altre squadre»

La Juventus ribadisce: "Dimostreremo ancora la nostra correttezza"

Plusvalenze, la procura della Federcalcio: «Riapriamo il processo per Juventus e le altre squadre»

di Niccolò Dainelli

Con il campionato di Serie A fermo per i Mondiali in Qatar, lo sport italiano non parla d'altro dal 28 novembre. Il terremoto Juventus continua a far discutere e l'inchiesta della Procura di Torino sul caso plusvalenze e le dimissioni in blocco dell'intero cda bianconero hanno provocato grande preoccupazione sia tra i tifosi che ai massimi livelli del calcio di casa nostra. Adesso, però, anche la Figc sembra intenzionata a fare ulteriore chiarezza, riaprendo il processo sull'inchiesta delle plusvalenze chiusa lo scorso aprile. 

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Sentenza definitiva?

 

La possibilità di una riapertura dell'inchiesta anche da parte della giustizia sportiva era nell'aria da giorni e, adesso, è diventata realtà. La Procura della Federcalcio ha, infatti, notificato alle parti interessate la richiesta della revocazione della sentenza della Corte d'Appello della Figc sul caso plusvalenze. In quell'occasione per la giustizia sportiva erano stati assolti la Juventus e altri 10 club. Alla luce, però, degli ultimi sviluppi sono stati rinvenuti documenti tali tra le carte della Procura di Torino (secondo l'accusa la Juve avrebbe sovrastimato le plusvalenze per un totale di 155 milioni di euro tra il 2018 e il 2021) da far riaprire il caso, come reso noto dall'Ansa. Una procedura possibile grazie all'articolo 63 del codice di giustizia sportiva. Tutto, dunque, sembra poter essere messo nuovamente in discussione.

Sentenza impugnata

Il processo sportivo riguardante l'inchiesta sulle plusvalenze si era concluso in primo grado lo scorso aprile con il proscioglimento per tutti i dirigenti e le società finite a giudizio davanti al Tribunale nazionale federale. Tra loro c'erano l'allora presidente della Juve, Andrea Agnelli, e il numero uno del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ma in tutto si trattava di 59 dirigenti undici club, di cui cinque di Serie A (Genoa, Sampdoria ed Empoli, oltre a Juve e Napoli). A metà maggio, poi, la Corte d'appello federale aveva respinto il ricorso della Procura della Figc. Questa però, in seguito all'avviso di garanzia ad Andrea Agneli e altri dirigenti bianconeri, aveva chiesto alla Procura della Repubblica di Torino l'acquisizione di nuovi atti dell'inchiesta per valutare se vi erano per riaprire il processo. «Solo in presenza di atti nuovi e ritenuti decisivi per la revisione della decisione definitiva pronunciata dalla Corte di appello federale», il procuratore federale avrebbe potuto decidere di impugnare la sentenza.

Cosa che è avvenuta oggi, giovedì 22 dicembre, a norma dell'articolo 63 del codice di giustizia sportiva. Nel frattempo, la procura guidata da Chinè, dopo le dimissioni del Cda bianconero, ha aperto un altro fascicolo sul capitolo dei contratti bianconeri, legato all'inchiesata della procura torinese.

La Juve: «Dimostreremo ancora la nostra correttezza»

La Juventus conferma di avere ricevuto questa sera dalla Procura federale, insieme ad altre 8 società, una «impugnazione per revocazione parziale della decisione della Corte Federale di Appello, del 27 maggio 2022, divenuta definitiva», sull'inchiesta plusvalenze. La Juventus «potrà articolare le proprie difese nei termini previsti dal codice, confidando - si legge nella nota diffusa in serata dalla società - di poter ulteriormente dimostrare la correttezza del proprio operato, l'assenza di elementi nuovi sopravvenuti rilevanti per il giudizio rispetto alla decisione della Corte Federale di Appello e la carenza dei presupposti dell'impugnazione proposta». «Con la decisione impugnata - ricorda la nota del club bianconero - la Corte Federale di Appello aveva rigettato il reclamo proposto dalla Procura Federale avverso la decisione del Tribunale Federale Nazionale che, a sua volta, aveva prosciolto Juventus e gli altri soggetti deferiti per insussistenza di qualsiasi illecito disciplinare in ordine alla valutazione degli effetti di taluni trasferimenti dei diritti alle prestazioni di calciatori sui bilanci e alla contabilizzazione di plusvalenze» 


Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 21:46

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