Il 100% del Milan subito ai cinesi e Silvio Berlusconi confermato presidente onorario per i prossimi due o tre anni. È l'ipotesi su cui da qualche giorno lavorano i manager di Fininvest e gli advisor degli investitori orientali, fiduciosi di arrivare alla firma del preliminare di compravendita entro la fine della prossima settimana. Nel contratto negoziato fino a qualche giorno fa dalle parti era previsto che la cordata cinese avrebbe rilevato ora l'80% delle azioni (inizialmente la trattativa era partita per il 70%), completando la scalata nel giro di un paio d'anni.
Ma la formula comprendeva una serie di criticità e la nuova soluzione, la cessione immediata dell'intera proprietà (valutata 750 milioni di euro, inclusi circa 200 milioni di debiti), secondo quanto filtra semplificherebbe il raggiungimento dell'intesa definitiva garantendo una chiusura più rapida dell'operazione. Anche in questo scenario, così come previsto nel caso di un acquisto in due tempi (non del tutto accantonato), Berlusconi manterrebbe la carica di presidente onorario, almeno per i due o tre anni in cui ha preteso garanzie di investimenti ingenti da parte dei nuovi proprietari. Al netto di colpi di scena, la svolta sembra dunque vicina, e la attendono con ansia anche Vincenzo Montella e Adriano Galliani. La firma del preliminare, infatti, sbloccherebbe il mercato del Milan, finanziato grazie al deposito di garanzia (forse non proprio i 100 milioni di euro di cui si è parlato nelle scorse settimane) stanziato contestualmente dai cinesi, una sorta di caparra in attesa del closing, previsto dopo l'estate.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Luglio 2016, 15:05
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