La Uefa sdogana il gesto di inginocchiarsi per il Black Lives Matter, il movimento attivista nato negli Stati Uniti e impegnato nella lotta contro il razzismo, e anche l'Italia si inginocchia all'Olimpico in occasione della sfida con il Galles. Azzurri però in ginocchio a metà. Mentre dall'altra parte, prima del fischio d'inizio, tutti i giocatori del Galles si sono inchinati all'unisono, tra gli uomini di Mancini, invece, il gesto sembra essere nato in maniera spontanea e ad abbassare le ginocchia erano in cinque: Emerson Palmieri, Andrea Belotti, Rafael Toloi, Matteo Pessina e Federico Bernardeschi.
Si tratta, peraltro, di cinque giocatori che finora non erano mai partiti dall'inizio a Euro 2020: «Non mi sono ricordato in quel momento - ha ammesso a fine match Pessina in conferenza stampa - ma poi mi sono reso conto e un secondo dopo l'ho fatto anche io». Un'Italia unita e felice nello spogliatoio, ma anche libera di decidere se appoggiare il movimento globale Black Lives Matter oppure ignorarlo. Così sembrano aver fatto i sei azzurri titolari che oggi hanno deciso di non aderire all'iniziativa dei compagni: Donnarumma, Bastoni, Bonucci, Verratti, Jorginho e Chiesa.
Peraltro secondo molti, invece, si sarebbe trattato di un equivoco.
Anche altre nazionali si sono divise sul tema, a un Belgio compatto in ginocchio corrisponde così una Russia rimasta tutta in piedi. I francesi invece hanno cambiato idea dopo le proteste aizzate dall'estrema destra. Anche sul gesto degli Azzurri, oggi, i social si sono divisi tra favorevoli e contrari. Tra chi chiede la gogna mediatica dei sei che non si sono inginocchiati, e chi invece al contrario definisce «eroi» gli azzurri che lo hanno fatto.
Ultimo aggiornamento: Domenica 20 Giugno 2021, 22:57
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