Virtus Roma ko tra le proteste,
fallisce l'aggancio a Siena
di Fabrizio Fabbri
Baron continua, dopo che è saltato il trasferimento al Real Madrid, ad essere un'enigma ma anche un peso. Così come Hosley non può pensare di pareggiare le scelleratezze offensive con qualche giocata d'energia in difesa. Molto bene Mbakwe, il migliore, e il trottolino Mayo che ha chiuso con 22 punti, suo high capitolino. Molto bene anche capitan Goss ma il resto non è stato sufficente per portare l'inerzia dalla parte dell'Acea.
Le due squadre non hanno certo badato a conservare le energie schiacciando forte fin dalla palla a due e imprimendo così un ritmo altissimo alla contesa. La Virtus ha deciso di negare pallone nell'area pitturata esponendosi però alla precisione dall'arco della squadra toscana che ha capitalizzato al massimo crivellando la retina dei padroni di casa con una percentuale altissima tanto da toccare l'8-14 con Carter.
La replica virtussina è arrivata grazie alla fisicità, e alla tecnica, di Mbakwe e a un più che concentrato Mayo che hanno capovolto l'andamento tanto da consentire all'Acea di chiudere al 10' avanti 28-24. Ma il ricorso alla panchina ha premiato Siena e tradito Roma consentendo alla Montepaschi di agganciare e superare tanto da andare al 20' negli spogliatoi avanti 36-43. Nella terza frazione Roma si è avvicnata, ha anche agganciato a quota 52 con Jones ma alcune ingenuità in difesa, specie nella lettura del pick and roll, l'hanno zavorrata.
Recriminazioni poi nel finale quando dal -12 (71-83) Roma è arrivata sull'84-87. Jones ha recuperato palla con un intervento apparso pulito ma un fischio arbitrale che ha scatenato proteste ha chiuso la contesa. Ora la Virtus è attesa dalla difficile trasferta di Reggio Emilia per provare a blindare la propria posizione nella volatona per i playoff.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 31 Marzo 2014, 09:42
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