Vincenzo Salemme porta il teatro in diretta tv: tre appuntamenti in prima serata

Vincenzo Salemme porta il teatro in diretta tv: si parte con Di mamma ce n'è una sola

di Marco Castoro
Vincenzo Salemme riporta il teatro in diretta tv. Come un reality. DallAuditorium Rai di Napoli tre appuntamenti in prima serata con altrettante commedie, la prima “Di mamma ce n’e’ una sola” in onda domani sera su Rai2 con la partecipazione di Maurizio Casagrande. Gli altri appuntamenti saranno: il 18 dicembre “Sogni e bisogni” e il 25 dicembre “Una festa esagerata”.

Salemme, il bello della diretta…
«Un esperimento originale. Un impegno mostruoso, un grande sforzo di tutti, è da settembre che proviamo continuamente ogni giorno».

L’applauso a teatro si strappa, ma in tv non c’è più l’indice di gradimento, quindi non è facile fare ascolti…
«Ma io non mi aspetto grandi ascolti, è sempre teatro in tv, comunque noi siamo pronti e non penso che nessuno si aspetti uno share elevato. Il teatro in tv è un’altra cosa rispetto a una commedia in un teatro. C’è un’organizzazione di televisivi spropositata, enorme, ci lavorano centinaia di persone».

Come cambia la performance davanti alle telecamere?
«È differente. Ho dovuto impostare la recitazione sapendo di andare in televisione, sapendo di entrare nelle case degli italiani e trasmettere loro più autenticità possibile, come se stessero guardando una storia, senza far vedere che si recita. In pratica come se fossimo in un reality show e non in una fiction». 

“Di mamma ce n’è una sola” apre il trittico…
«La commedia quest’anno festeggia vent’anni: uno spettacolo sulle finzioni e sui paradossi, dove io vesto i panni femminili di una madre (Chiara) e dove si mescolano tanti dialetti diversi, dal napoletano arcaico a quello dell’entroterra campano, dalla parlesia (linguaggio codice dei musicisti napoletani) a vocaboli di fantasia».

E le altre due?
«“Sogni e bisogni” è una vera commedia dell’arte, una favola divertente. “Una festa esagerata”, invece, racconta in chiave realistica e divertente il lato oscuro e grottesco dell’animo umano».

Chi è stato il più grande del teatro italiano?
«Eduardo De Filippo, indubbiamente, uomo completo. Pirandello grande drammaturgo, ma Eduardo è il numero 1 nella sua complessità». 

E a chi dice che Peppino è stato più bravo di Eduardo?
«Lo reputo buffo».

Dopo le stagioni in giuria a “Tale e Quale Show” è diventato perfino un esperto di musica…
«Non esageriamo. Una bella esperienza, mi sono divertito, mi preparavo durante la settimana, ascoltavo l’interprete che andava imitato, studiavo e mi sono applicato. Poi Carlo Conti è davvero una persona speciale».
Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Dicembre 2019, 08:35
© RIPRODUZIONE RISERVATA