Ecco alcuni suoi pensieri raccolti in ordine sparso.
«All’uno contro tutti i politici non vengono, non accettano l’invito perché hanno paura delle domande spontanee e fuori dagli schemi».
«L’acquario di Fazio non credo l’abbia copiato da me. Può essere una coincidenza. Fazio ha detto che l’ha fatto in omaggio a me».
«Penso che la commissione di Vigilanza debba preoccuparsi di come va la Rai. Deve contestare scelte sbagliate come quelle di mettere al sabato sera su Rai1 programmi che fanno il 10% di share».
«Quando si fa un programma ci deve essere un motivo logico, un perché. Un deficit autorale incide su tutto».
«Ho avuto talmente tanti ospiti che potrei portare un’intera cittadina sul palcoscenico. È mancato solo il Papa».
«Non dimenticherò mai né il bacio di Loredana Bertè con il saluto Ciao Mimì dopo aver cantato una canzone di Mia Martini e neanche gli occhi lucidi di Gorbaciov quando parlammo di sua moglie».
«Non ce la faccio a sentir parlare in tv di politica per più di due ore e mezzo. È una tortura. Una noia. Non seguo le fiction. Sogno sempre il varietà».
«Il Papa come ospite è il mio sogno nel cassetto».
«Con Berlusconi come editore ho lavorato molto bene. Io fui tra quelli che più di tutti gli sconsigliò di entrare in politica. Se lo legò al dito. La sera stessa che vinse le elezioni mi chiamò per dirmi: “Hai visto che avevo ragione” ».
«Mi dispiace per i giornali. Penso proprio che ci si stia avviando verso la fine. So di essere tra i pochi che ancora compra due mazzette. Per me l’informazione è toccare il giornale con le dita, ma i giovani si informano sul web. Come disse Seneca: il vento non si ferma con le mani».
«I coccetti di tartarughe e i baffi sono i miei portafortuna. Ci sono tante persone che trasmettono negatività. E quindi mi difendo. I baffi li ho dal 1975. Avevo la barba lunga e andai dal barbiere. Fu lui a dirmi che avevo un bel paio di baffi folti e che mi stavano bene. Non li ho più tagliati, non per vanità o superstizione, ma perché mi fanno compagnia».
«La Rai è la mamma, Mediaset è l’amante. La Rai deve avere la coscienza e la consapevolezza di essere la Rai, con la sua lunga storia alle spalle e con i magazzini pieni di materiale straordinario».
«Stare a fianco di una perfezionista instancabile come Maria non mi mette ansia. Mi dispiace solo che ci vediamo poco. Da anni lei è una certezza. Il suo successo è dovuto al fatto che ci pensa molto a come fare i suoi programmi. Cura ogni dettaglio. Alessandro Manzoni, a chi gli chiedeva come avesse fatto a scrivere i Promessi Sposi, rispondeva: ci ho pensato e poi ho cominciato a scrivere».
«Come fa Maria a piacere sia ai giovani sia agli over? La sua forza sta nel possedere un’alta personalità. Ma nello stesso tempo nel sapersi sottrarre alla telecamera, senza però perdere mai la certezza della guida».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Agosto 2020, 17:36
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout