Castello delle Cerimonie, che fine faranno i lavoratori? Il prefetto di Napoli: «Caso chiuso». Cosa sappiamo

Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha messo il punto dell’hotel "La Sonrisa" di Sant’Antonio Abate

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di Redazione web
Si attende l'applicazione del provvedimento di confisca per la Sonrisa, conosciuto come il Castello delle Cerimonie. I lavoratori, circa 300, sono in attesa di notizie per capire quale sarà il loror futuro, così come la famiglia Polese di cui la matrona è donna Imma, figlia di Antonio - l'ex boss delle cerimonie che ha dato vita a un vero e proprio impero in Campania per quanto riguarda matrimoni e non solo.

Circa una settimana fa si è tenuto a Castellammare di Stabia un vertice sull’ordine e la sicurezza pubblica. In questa occasione il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha chiuso il caso dell’hotel La Sonrisa di Sant’Antonio Abate: «È un caso di chiuso con una vicenda di lottizzazione abusiva accertata dalla magistratura».
Appena il provvedimento della Corte di cassazione sarà trasmesso al comune di Sant'Antonio Abate scatterà l'acquisizione al patrimonio pubblico.

«Il destino della struttura è segnato. Ho incontrato il sindaco e ci rivedremo una volta che avrà a disposizione la sentenza, ma solo per valutare come affrontare il problema occupazionale determinato dalla chiusura», ha sottolineato il prefetto. 
 

Le parole della sindaca

Il 24 febbraio, la sindaca di Sant'Antonio Abate Ilaria Abagnale, ha così scritto sul suo profilo Facebook: «In linea con l'impegno preso nei confronti dei lavoratori, ho richiesto e ottenuto un incontro con il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, per discutere delle preoccupazioni legate alle vicende della struttura ricettiva 'La Sonrisa'.

Durante l'incontro, ho sottolineato l'importanza di affrontare con urgenza la questione occupazionale dei dipendenti coinvolti, nonostante la sentenza definitiva di confisca emessa dalla Corte di Cassazione - non ancora notificataci - confermi il passaggio della struttura a patrimonio del nostro Comune. Il Prefetto ha mostrato apertura verso la problematica e si è reso disponibile a organizzare un incontro nei prossimi giorni per esplorare le possibili soluzioni».


Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Marzo 2024, 07:26
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