La Scala, il maestro Riccardo Chailly ha riaperto tra gli applausi le porte del teatro. La sua bacchetta ha diretto coro e orchestra

La Scala, il maestro Riccardo Chailly ha riaperto tra gli applausi le porte del teatro. La sua bacchetta ha diretto coro e orchestra

Il Teatro alla Scala riapre le porte al pubblico con un concerto del Coro e dell’Orchestra del Teatro diretti dal Maestro Riccardo Chailly. L’ultimo concerto aperto al pubblico prima del secondo lockdown era stato il recital di Jonas Kaufmann il 22 ottobre (cui era seguito un concerto dell’Accademia a porte chiuse il 24). Da allora il Teatro non si è mai fermato, realizzando 35 serate - tra opera e balletto, concerti sinfonici, recital di canto e spettacoli per bambini - destinate alla televisione (fondamentale è stata ancora una volta la collaborazione con Rai) e allo streaming. 

 

In questi mesi Riccardo Chailly è stato protagonista di una serie di eventi di forte impatto, che hanno segnato alcune tappe fondamentali della vita del Teatro e della Città: a settembre il Requiem di Verdi in memoria delle vittime in Duomo a Milano e poi a Bergamo e Brescia, il “Concerto per l’Italia” con la Filarmonica sul sagrato del Duomo, la riapertura del Teatro con la Nona di Beethoven dedicata al personale sanitario; quindi in ottobre il ritorno in concerto con la Filarmonica, la memorabile esecuzione di Aida in forma di concerto e il concerto di arie italiane con Anna Netrebko; il 7 dicembre la Serata “a riveder le stelle” con la regia di Davide Livermore, vista da più di 2.600.000 persone; nel mese di febbraio Salome di Richard Strauss con la regia di Damiano Michieletto, a marzo il dittico Die sieben Todsünden/Mahagonny Songspiel di Kurt Weill con la regia di Irina Brook e l’omaggio a Stravinskij con il Sacre du printemps eseguito dalla Filarmonica. Infine, in questi giorni il Direttore Musicale è stato impegnato con Anna Netrebko nell’incisione di una selezione di arie del repertorio tedesco per Deutsche Grammophon, cui seguirà a breve una nuova incisione con la Filarmonica per Decca. 

Il concerto del 10 maggio, con cui il Teatro celebra insieme alla riapertura al pubblico il 75° anniversario della ricostruzione del Teatro, è quindi tappa ulteriore di un dialogo con l’Orchestra e con il pubblico che il Maestro non ha mai interrotto, e che ritrova finalmente il calore della presenza in sala. 

Il concerto sarà trasmesso da Rai Cultura l’11 maggio, anniversario del concerto di riapertura della sala ricostruita diretto da Arturo Toscanini e dal Maestro del Coro Vittore Veneziani nel 1946: alle 12 in streaming su RaiPlay, raicultura.it e teatroallascala.org; alle 16.45 in differita televisiva su Rai5; alle 20.30 in differita radiofonica su Radio3 e sul circuito Euroradio.  Un’ulteriore ripresa è prevista su Rai5 il 27 maggio alle 21.15.  

E proprio l’11 maggio alle ore 11, subito prima della trasmissione del concerto su RaiPlay, la Scala e la città di Milano ricordano il sindaco Antonio Greppi, che promosse la ricostruzione della sala del Piermarini e la fondazione del Piccolo Teatro tra le priorità della Milano che voleva rinascere.

Ad Antonio Greppi sarà dedicata una targa nel foyer d’ingresso, che si aggiunge a quelle dedicate ad Arturo Toscanini, Antonio Ghiringhelli e Luigi Lorenzo Secchi. 

Il programma del concerto del 10 maggio segnerà il ritorno del M° Chailly a Wagner, un autore molto eseguito dal Maestro in passato e recentemente ripreso nella Serata “…a riveder le stelle” lo scorso 7 dicembre, ma includerà anche pagine di Henry Purcell, Richard Strauss, Pëtr Il’ič Čajkovskij e naturalmente di Giuseppe Verdi: si ascolteranno brani da Tannhäuser, Die Meistersinger von Nürnberg, Ariadne auf Naxos, La dama di picche, La forza del destino, Macbeth e Nabucco. 

Come già voluto da Toscanini per il concerto del 1946, la musica non sarà preceduta da nessun discorso: le prime parole che il pubblico udrà saranno quelle dei cori “Patria oppressa” da Macbeth e “Va’ pensiero” da Nabucco di Verdi. 

Il concerto è l’occasione per un importante debutto scaligero: il soprano Lise Davidsen, probabilmente l’artista wagneriana in più brillante ascesa dei nostri anni, canterà il lamento di Didone da Dido and Aeneas di Purcell, l’aria di Liza dalla Dama di picche di Čajkovskij, “Es gibt ein Reich” da Ariadne auf Naxos di Richard Strauss, “Pace, mio Dio” da La forza del destino di Verdi e “Dich, teure Halle” da Tannhäuser di Wagner. La Davidsen ha appena pubblicato per Decca un album di arie di Beethoven, Wagner e Verdi con la London Symphony Orchestra diretta da Mark Elder, che le è valso entusiastiche recensioni e la copertina della prestigiosa rivista Gramophone. Nei prossimi mesi sarà Elisabeth in Tannhäuser e Sieglinde in Die Walküre a Bayreuth. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Maggio 2021, 09:55
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