Vasco Rossi: «La mia vita tra sesso, droga e rock'n'roll, ma sono sopravvissuto. Ora racconto la mia vera storia»

Si intitola "Il Supervissuto. Voglio una vita come la mia" la nuova docu-serie autobiografica in 5 episodi in uscita su Netflix il prossimo 27 settembre in cui Vasco Rossi si racconterà in prima persona. Colonna sonora l'inedito "Gli sbagli che fai" che sarà pubblicato contemporaneamente

Vasco Rossi: «La mia vita tra sesso, droga e rock'n'roll, ma sono sopravvissuto. Ora racconto la mia vera storia»

di Rita Vecchio

Il sopravvissuto supervissuto di una vita spericolata, come quella dei film, esagerata e piena di guai, di quelle che non dormi mai, che non è mai tardi. Vasco Rossi, il mito, il rocker, l'uomo. Davanti alla telecamera di Pepsy Romanoff, occhi azzurri e sinceri, si racconta con «un selfie lungo 5 ore». Il "Supervissuto - Voglio una vita come la mia", il documentario girato negli anni della pandemia uscirà domani su Netflix. «Sono diventato quello che sono grazie anche agli sbagli che ho fatto!», dice Vasco. È un viaggio dentro la sua vita, con le canzoni e con i ricordi, con interviste e luoghi. L'infanzia felice a Zocca, la chitarra come migliore amica, l'incontro con Gaetano Curreri, la musica salvifica per quel «pericolo pubblico numero uno», "drogato", "ignorante" che faceva cantare migliaia di persone, «risvegliando coscienze» e riempiendo interi stadi. 

«L'idea mi piaceva e stuzzicava la mia vanità, ero curioso di spingere il tasto rewind per raccontare la vera storia di Vasco Rossi, oltre le leggende che si raccontano in giro. Ho rivisto con tanto affetto quel ragazzo pieno di sogni che voleva vivere una vita a modo suo», aggiunge. «Sono sopravvissuto agli anni ’70. Quando c’erano gli anni di piombo, le Brigate Rosse, Lotta continua e Potere operaio, io ero un indiano metropolitano che cercavo di migliorare me stesso perché ero l’uomo anarchico».

Sopravvissuto agli anni 80, «quelli del bere, i più stupidi del secolo». Sopravvissuto alla depressione, a tre malattie mortali. Un «sopravvissuto facendo del rock in italiano».

Colonna sonora sarà "Gli sbagli che fai", brano inedito che uscirà per Virgin Universal contemporaneamente alla serie Netflix. «È una canzone sulla condizione umana, alla continua ricerca di un "centro di gravità permanente" (e cita Battiato, ndr) che non può esistere e di un senso che non sempre c'è. Nella canzone la frase principale arriva verso la fine: "Prendimi la mano e raccontami che niente è impossibile"». Il rock di Vasco, soprattutto. Quel Vasco del vado al massimo, del vado a gonfie e vele, provocatorio e rivoluzionario con pezzi inter-generazionali. «Sono un supervissuto perché ho vissuto intensamente tutta la mia vita, perché non ho fatto altro che entrare e uscire da ogni inferno e ogni paradiso, sempre in tempo per salire sul palco. Sesso, droga e rock'n'roll. Supervissuto perché sono riuscito ad avere i superpoteri grazie al cielo e alla chitarra». Super vissuto, diventando una vera rockstar. 


Ultimo aggiornamento: Sabato 7 Ottobre 2023, 14:32
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