Nek festeggia 30 anni di carriera: «La cosa più difficile? La longevità artistica»

Nek festeggia 30 anni di carriera: «La cosa più difficile? La longevità artistica»

di Rita Vecchio

Era Sanremo 1993 quando Nek debuttava al Festival. Il brano si intitolava “In te”, dal testo (allora) ampiamente discusso. «Pensai che la mia carriera non avrebbe avuto seguito». E invece, anche se con Sanremo il sodalizio non fu dei più idilliaci (compreso quello di “Mi farò trovare pronto” del 2019), per lui fu solo l’inizio. «Nella musica la cosa più difficile è la longevità artistica», dice Filippo Neviani che con il concerto agli Arcimboldi di Milano di domenica scorsa ha dato inizio ai festeggiamenti per i 50 anni d’età di cui 30 di carriera con il tour “5030 – LIVE”.

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Una carriera di alti e bassi, come il momento dell’incidente alla mano che si porta dietro, «di treni presi, e di treni persi con occasioni volate via», come lui stesso non omette di dire. «Ma il bilancio è positivo.

Sono uno che cerca continui stimoli. E anche se allettato da nuovi linguaggi, come la televisione che vedo nel mio futuro, la musica rimane il mio primo amore».

A tenere insieme tutto è l’affetto del pubblico, di tutte le età. “Laura non c’è”, “Lascia che io sia”, “Se io non avessi te” sono alcune delle melodie che lo hanno reso evergreen. E nel disco uscito da poco, “5030” (con il nuovo singolo “La teoria del caos”) anche in vinile numerato, i duetti con Jovanotti (“Fatti avanti amore”), Francesco Renga (“Dimmi cos’è”) e Giuliano Sangiorgi (“Cuori in tempesta”). Prossimi live a Bologna (14 gennaio), a Roma all’Auditorium Parco della Musica (16 gennaio) e Torino (21 gennaio).


Ultimo aggiornamento: Martedì 13 Dicembre 2022, 08:14
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